Mela rosa dei Monti Sibillini, un progetto di rilancio

Due giovani imprenditori investono sul frutto: fresco ma anche succhi e sidro

Mela rosa dei Monti Sibillini, un progetto di rilancio
Due cugini, la passione per l'agricoltura, sette ettari di terreno e le risorse del Psr. Sono questi gli ingredienti che hanno dato vita a un progetto di rilancio della produzione della mela rosa dei Monti Sibillini, presidio Slow Food.

L'Azienda agricola Fienarolo, con Alessandro e Jacopo Bassetti, mira a produrre succhi di frutta partendo da questa mela tipica del territorio marchigiano. “Dopo un primo test lo scorso anno, tra ottobre e novembre avremo il primo raccolto con cui affacciarci al mercato – racconta Alessandro Bassetti – A livello di superfici abbiamo il frutteto più esteso di mela rosa di tutte le Marche. Crediamo in questo progetto di biodiversità, non si tratta di un impianto intensivo, ma di vari fenotipi di mela rosa su portainnesto selvatico con forma di allevamento ad alberello. Un po' controcorrente rispetto agli impianti più moderni, ma il nostro spirito è questo”.



L'Azienda Fienarolo produce anche grano Senatore Cappelli e olive da tavola. In un territorio per lo più dedicato ai vigneti, i cugini Bassetti vogliono rilanciare la mela rosa per fare succhi, sidri e prodotti trasformati.

“La mela rosa dei Monti Sibillini è un frutto che si presta al consumo fresco, perché ha ottime capacità di conservazione rimanendo croccante nel tempo, sia alla trasformazione. E' una mela rustica, tipica della dorsale appenninica, coltivata dai 450 ai 900 metri di quota – aggiunge il giovane imprenditore agricolo – Nessuno, finora, ha pensato a un succo di mela rosa, saremo i primi a immetterlo sul mercato, l'interesse c'è e non vediamo l'ora di raccogliere i nuovi frutti e di procedere con la trasformazione. Come canali di commercializzazione puntiamo alla Gdo e ai negozi specializzati: con il fresco lo scorso anno abbiamo lavorato con Coop Alleanza 3.0, la grande distribuzione è molto interessata alla novità biologiche”.

Mela rosa Monti Sibillini

“Crediamo ci sia spazio per questi prodotti di nicchia e il presidio Slow Food è molto apprezzato anche all'estero – conclude Bassetti – A regime avremo una produzione di mele rosa di circa 30 tonnellate. Siamo piccoli, il progetto sta muovendo i primi passi, ma vogliamo proporre un'alternativa del territorio per chi non beve vino lanciando prodotti come il succo e il sidro di mela rosa”.

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