Il piccolo miracolo diplomatico dell'Italian Fruit Village

Il nuovo padiglione italiano convince. Ferrara: prossime tappe a Milano e Madrid

Il piccolo miracolo diplomatico dell'Italian Fruit Village
Buona la prima. Il debutto dell'Italian Fruit Village a Fruit Logistica è valutato positivamente dai promotori di questo nuovo padiglione italiano a Berlino. Ideato dal Consorzio Edamus di Battipaglia (Salerno) lo spazio ha avuto ottimi riscontri sia per l'afflusso di visitatori che per gli incontri organizzati. Con Emilio Ferrara, presidente Consorzio Edamus, tracciamo un bilancio dei tre giorni di fiera.

“Tre giorni che ci hanno lasciato un'infinità di contatti e relazioni – spiega a Italiafruit News Ferrara - Abbiamo registrato un flusso di visitatori superiore a quello che ci aspettavamo. Ciascuno degli espositori è rimasto soddisfatto per aver intercettato con grande facilità i visitatori professionali della fiera e per il fatto che il padiglione è stato subito identificato come italiano”.



L'Italian Fruit Village ha aggregato oltre venti aziende ortofrutticole, Consorzi di tutela e Organizzazioni di produttori. “La strada che abbiamo immaginato è quella che fa riferimento a questo modello: mettere insieme produttori di varie zone d'Italia, da Bolzano a Ragusa per intenderci – prosegue il presidente di Edamus – In parte lo abbiamo già fatto a Berlino, speriamo di ottimizzare le presenze del Village nelle prossime uscite e, visti i contatti avuti anche da altre imprese italiane, confidiamo di ampliare gli spazi”.



Ricco anche il programma degli incontri. “Siamo soddisfatti perché siamo riusciti a ragionare con i rappresentanti del Mipaaft e delle Regioni, sia con il versante politico che con la struttura dirigenziale, e poi con le Unioni nazionali, la cooperazione, le grandi organizzazioni professionali come Confagricoltura e Coldiretti... Abbiamo aperto un tavolo di confronto di enorme importanza. Con la stessa sottosegretaria Alessandra Pesce abbiamo parlato più volte dei temi da affrontare al Tavolo ortofrutticolo. Abbiamo voluto offrire alla filiera un contenitore neutrale ma non neutro: abbiamo raccolto tanti pareri mettendoli a confronto tra loro. Un po' come facciamo all'interno del nostro consorzio: la collaborazione aiuta molto nel lavoro che facciamo, la sinergia è una leva essenziale senza la quale ogni sforzo per migliorare le cose risulta più complicato”.



Archiviato Berlino, l'Italian Fruit Village guarda alle prossime tappe. “Abbiamo già calendarizzato la presenza al Tuttofood di Milano a maggio e a poi a Fruit Attraction a Madrid – conclude Emilio Ferrara – Abbiamo un programma pluriennale che coinvolgerà anche altri settori agroalimentari oltre a quello ortofrutticolo e in quelle occasioni promuoveremo l'Italian Food Village”.

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