Mandarini tardivi, a Ciaculli (Palermo) tutto bene

La stagione procede al meglio. D'Agati: aroma e profumo sono inconfondibili

Mandarini tardivi, a Ciaculli (Palermo) tutto bene
A Palermo sono giornate di lavoro intenso per il Consorzio del mandarino tardivo di Ciaculli, ente che gestisce la produzione e la commercializzazione del rinomato presidio Slow Food, disponibile sul mercato da gennaio a marzo. "Stiamo distribuendo dai 400 ai 600 quintali al giorno - spiega a Italiafruit News il presidente Giovanni D'Agati - Si tratta di mandarini sia a lotta integrata sia biologici che vengono confezionati da ben 40 dipendenti del Consorzio".

"La stagione 2019 - evidenzia D'Agati - è iniziata molto bene a fronte di caratteristiche qualitative eccellenti e di prezzi di vendita interessanti. Quest'anno, rispetto alla scorsa campagna, predominano le pezzature più piccole, ma la risposta dei nostri clienti della Gdo si conferma sempre molto positiva”.

“Gli italiani, in particolare, stanno riscoprendo il lusso tradizionale del Mandarino tardivo di Ciaculli. Ci premiano soprattutto per l'aroma e il profumo inconfondibili. La presenza dei semi, inoltre, è un valore aggiunto perché rispetta la nostra tradizione".



"Il nostro compito - sottolinea ancora il presidente del Consorzio - è quello di produrre e vendere bene per tutelare il territorio agrumetato di Ciaculli, l'ultimo baluardo della Conca d'oro. Raccogliamo i prodotti al giusto grado di maturazione e selezioniamo, sia in campo che in magazzino, la migliore qualità possibile rispetto a ciò che la natura e il clima ci offrono".

"A questo proposito - conclude - ci tengo a evidenziare che ognuno dei nostri frutti è un'opera della natura. Ogni mandarino è sempre diverso dall'altro, anche in una stessa pianta. Le differenze di colorazione, solo per fare un esempio, sono correlate alla particolare esposizione solare: le parti delle piante esposte a Est prendono molto più sole rispetto a quelle esposte a Ovest".  



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