Drosophila e lotta biologica, pressing in Trentino

Drosophila e lotta biologica, pressing in Trentino
Il testo di una relazione di scienziati svizzeri presentata ad un recente convegno sulla difesa dalla drosophila suzukii tramite parassitoridi importati dall’Asia sarà consegnato dal direttivo della cooperativa Aurorafruit al presidente del Consiglio regionale del Trentino Alto-Adige.

Scopo dichiarato dal presidente della cooperativa Luciano Mattivi è coinvolgere il maggiore numero possibile di portatori di intesse sul tema in oggetto per ottenere dagli istituti di ricerca regionali e nazionali un potenziamento delle indagini propedeutiche alla richiesta di autorizzazione all’introduzione da Paesi orientali di parassitoidi dotati di efficacia e capacità di adattamento.

Interpellato sull’argomento Claudio Ioriatti, responsabile del Centro per il trasferimento tecnologico della Fondazione Mach, ribadisce affermazioni già fatte in precedenti occasioni. Ioriatti è in contatto con colleghi entomologi di tutto il mondo. Quanto da lui espresso assume quindi maggiore autorevolezza. In Italia l’unico istituto autorizzato ad occuparsi di lotta biologica alla drosophila - ma il discorso vale anche per altri fitofagi - è il Crea di Firenze con il quale la Fondazione Mach collabora da tempo.

A prescindere dai risultati, però, solo una modifica delle norme attuali tassativamente restrittive consentirebbe di inoltrare richiesta di importazione e diffusione di organismi estranei all’ecosistema nazionale.

Fonte: Il DolomitiCopyright 2019 Italiafruit News