Frutta e verdura, tutti i numeri dell'Europa nel 2018

Produzione, import-export, consumi, trend, nell'annuario Fruit Logistica-Fruitnet

Frutta e verdura, tutti i numeri dell'Europa nel 2018
Nel 2018 in Europa sono stati prodotti 47 milioni di tonnellate di frutta e 56 milioni di tonnellate di verdura (103 milioni di tonnellate in totale), il 42% delle quali nei due più importanti Paesi produttori del continente, Italia e Spagna. Dopo la Germania (8,5 milioni di tonnellate), il Regno Unito, al centro di una complessa e non indolore Brexit è il primo importatore europeo con 6,5 milioni di tonnellate. E ancora, il saldo della bilancia commerciale inerente gli scambi con i Paesi terzi resta in rosso, con 47 milioni di tonnellate importate e 37 milioni esportate, con un delta commerciale negativo di oltre 12 miliardi di euro. Sono alcuni dei dati contenuti nell’interessante European Statistics Handbook 2019, pubblicato in occasione di Fruit Logistica che scatta oggi e disponibile sul sito internet della fiera. 

Il raccolto europeo di frutta nel 2018 ha fatto segnare un incremento di circa il 9% rispetto all'anno precedente, per gli ortaggi si è registrata invece una flessione del 7%, anche se i dati sono molti differenti tra Paesi e specie: calo importante per la produzione di verdure a cielo aperto come cipolle, carote e patate; aumento di resa per le zucchine, che amano particolarmente il caldo e le produzioni in serra. Caldo che ha influenzato anche i consumi: le vendite di angurie, ad esempio, sono progredite in doppia cifra percentuale.


La pagina dell'annuario dedicata all'Italia
 
Il mercato più importante all'interno della Ue è di gran lunga la Germania: 5,3 milioni di tonnellate di frutta e 3,2 milioni di tonnellate di ortaggi sono stati importati nel 2018. Con un tasso di autosufficienza del 38% per gli ortaggi e del 15% per la frutta, Berlino dipende dunque fortemente dalle importazioni. L’Italia esporta il 40% circa della sua ortofrutta nel Paese tedesco.

Le esportazioni europee di mele nel 2018 hanno toccato quota di  2,47 milioni di tonnellate, alle spalle delle arance (2,64 milioni di tonnellate). Nella maggior parte dei Paesi Ue la mela è al primo posto nella classifica della frutta più consumata, mentre il pomodoro è sul gradino più alto del podio tra le verdure. In Germania e Inghilterra la banana è stato però il frutto più popolare, nel 2018.  

L’annuario dedica un approfondimento agli effetti legati alla Brexit: la produzione britannica è inferiore a 2,5 milioni di tonnellate, 6,5 milioni di tonnellate vengono importate, mentre il volume di esportazioni inglesi di frutta e verdura è di solo 0,3 milioni di tonnellate, con una bilancia commerciale negativa per oltre 7 miliardi. Solo il 16% del fabbisogno di frutta nel Paese è prodotto nel Regno Unito stesso: il comparto  ortofrutticolo è dunque preoccupato per le imminenti decisioni e conseguenze dell'uscita del Regno Unito dal consesso europeo.



A livello mondiale, i due paesi più popolosi, India e Cina, rappresentano i mercati di sbocco più interessanti. Tuttavia, soprattutto in Cina, i regolamenti sulle importazioni, principalmente nel comparto fitosanitario, rendono  difficile l'accesso al mercato per frutta e verdura europee.  

L’European Statistics Handbook è alla sua seconda edizione; edito da Fruit Logistica in collaborazione con Fruitnet Media International prende in considerazione i dati di produzione, le importazioni e le esportazioni di Paesi quali Belgio, Germania, Francia, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Polonia, Scandinavia, Spagna e Gran Bretagna. L’edizione di quest’anno, inoltre, dedica un focus al mercato dei discount. 

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