Germania, Gfk: acquisti di frutta in frenata

Il consumer panel indica che le quantità sono scese del 6% nel 2018

Germania, Gfk: acquisti di frutta in frenata
Brusca frenata in Germania per gli acquisti familiari di frutta. Nel primo mercato di esportazione dell'Italia, infatti, le cose sembrano non andare per il meglio soprattutto per i prodotti più consumati, come mele e banane. Lo sostiene la società di ricerche Gfk che, nel suo ultimo studio "Consumer Index" dedicato ai beni di largo consumo (Fmcg), pubblicato ieri, evidenzia che la frutta nel 2018 ha registrato una contrazione delle quantità "piuttosto significativa", pari al -6% rispetto al 2017.

"Da settembre in avanti - fa sapere Gfk nel consumer panel - il calo dei volumi della frutta è stato talmente drastico che persino i prezzi più elevati non sono riusciti a compensarlo".

Come spiega la ricerca, il 2018 è stato un anno difficile soprattutto per le mele, che hanno perso oltre il 15% delle quantità e il 2% della spesa rispetto all'anno precedente. Anche le banane hanno ridotto del 5% i volumi e addirittura del 7% le vendite. Al contrario, ananas, kiwi, mango e avocado sono i prodotti che hanno registrato le crescite in volume più marcate.

Ai due risultati negativi di mele e banane si è aggiunto a fine anno anche quello degli agrumi, una delle categorie più popolari in inverno: "Le quantità - si legge nello studio - sono scese del 10% nel mese di dicembre, quando l'intero segmento della frutta ha ridotto i volumi dell'8% rispetto allo stesso mese 2017".



Per quanto riguarda le verdure, Gfk ha stimato che "le quantità nel 2018 si sono ridotte del 2%". Ma a incidere su questa tendenza sono stati soprattutto due prodotti: carote (-10%) e cavoli (-5%). Riportano invece una crescita peperoni (+4%) e pomodori (+2%). 

"L'anno scorso - rimarca lo studio - le carote erano così costose (+15,5% dei prezzi) che, nonostante il calo dei volumi, la spesa è aumentata del 4%. I prezzi di peperoni e pomodori, al contrario, sono scesi lievemente rispetto al 2017".

Il dato del solo mese di dicembre indica, infine, una crescita sensibile dei prezzi degli ortaggi, probabilmente dovuta alle carenze produttive di Italia e Spagna. "Le verdure a dicembre - si legge nel consumer panel - hanno segnato una riduzione moderata dei volumi, pari al -1,6%. Sono state però pagate quasi il 7% in più rispetto allo stesso mese del 2017".
 
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