Pomodoro, il questionario del progetto Tomres

Pomodoro, il questionario del progetto Tomres
Il pomodoro è uno tra gli ortaggi più consumati in Italia, in Europa e nel mondo. Può essere consumato sia fresco che trasformato, pertanto si tratta di un prodotto estremamente versatile e pratico, la cui produzione è in costante crescita. Tuttavia il pomodoro è caratterizzato da un’impronta idrica molto elevata (180 l/kg), di conseguenza in futuro sarà difficile la sua coltivazione nelle aree dove cresce attualmente a causa della desertificazione, conseguenza diretta del cambiamento climatico.

Per questo è stato creato Tomres, un progetto europeo finanziato con i fondi Horizon 2020, il programma dell’Unione europea che ha come obiettivo quello di incentivare la crescita economica europea con un occhio rivolto alla sostenibilità: il progetto Tomres intende utilizzare la coltura del pomodoro come modello di studio per selezionare varietà con le opportune caratteristiche quali-quantitative importanti per il consumatore, ma tali da diminuire l’utilizzo delle risorse idriche e di fertilizzanti nella produzione agricola.

Il progetto considera prioritario il coinvolgimento degli attori della filiera agro-alimentare: produttori, consumatori, ricercatori, decisori politici. Per raggiungere tale obiettivo il progetto coinvolge 25 organizzazioni diverse tra centri di ricerca, aziende private e università.

Il dipartimento di Scienze e politiche ambientali dell’Università Statale di Milano, in collaborazione con il dipartimento di Scienze agrarie, forestali e alimentari dell’Università degli Studi di Torino, sta studiando gli aspetti economici di questo progetto. In particolare si sta concentrando in questo momento sullo studio dell’atteggiamento dei consumatori e le loro abitudini alimentari riguardanti il pomodoro. Per studiare anche l’interesse verso questo “nuovo pomodoro” e verso le principali tematiche legate alla sostenibilità, dopo dei focus group, è stato creato un breve questionario che vi invitiamo a compilare: https://goo.gl/forms/mpjDj9CuLKhVPQNI3.

Fonte: www.greenreport.it