Pomodoro da industria, riflessioni sul futuro

Pomodoro da industria, riflessioni sul futuro
Per il pomodoro è fondamentale pianificare in modo virtuoso la prossima stagione e poi individuare interventi innovativi per dare distintività al prodotto.

Lo afferma Coldiretti Piacenza attraverso il presidente provinciale Marco Crotti: “In questi anni spiega Crotti – per il pomodoro piacentino si sono fatti tanti sforzi e la qualità è cresciuta, senza che però sia progredito il suo valore sul mercato. E’ indubbiamente necessaria una strategia che valorizzi questa produzione che è un’eccellenza per Piacenza”.

“Sulle scorte dell’annata appena trascorsa – afferma il presidente – occorre che si apra una riflessione attenta ed intelligente tra gli attori della filiera affinché i produttori possano pianificare in maniera serena e consapevole la prossima stagione”.

Secondo Crotti qualsiasi prezzo concordato non può essere soddisfacente se poi nel corso della stagione esso può arrivare a subire variazioni – premi o riduzioni – che superano il 25%.



“Ridurre sensibilmente questa variabilità – prosegue – garantirebbe alle aziende che il prezzo fissato possa poi corrispondere al pagamento vero e proprio. Un altro punto importante emerso durante il confronto con la dirigenza – prosegue Crotti – è che il prezzo venga fissato in riferimento alla reale media del grado zuccherino del nostro prodotto, che negli ultimi cinque anni ha registrato il valore di 4,78”.

Il vero nodo della contrattazione riguarda comunque la programmazione. “E’ fondamentale – aggiunge Crotti - perché una corretta programmazione garantisce valore non solo alla parte agricola, ma a tutta la filiera. E' inutile parlare di prezzo se non c’è programmazione. E credo che una programmazione coerente e virtuosa nel Piacentino debba fissare le rese per ettaro a 800 quintali”.

Sul tema interviene anche il direttore Giovanni Luigi Cremonesi: “Da diversi anni Coldiretti Emilia Romagna sta esercitando pressioni sull’amministrazione regionale per il riconoscimento della legge sui distretti agroalimentari di qualità. Siamo infatti convinti che un distretto del pomodoro del Nord Italia, attraverso la valorizzazione del prodotto finale, restituirebbe la meritata attenzione all’intera filiera”.

In una nota anche Coldiretti Emilia Romagna sottolinea l’importanza di arrivare ad un accordo in tempi adeguati, entro gennaio – sostiene Coldiretti – per consentire agli agricoltori di programmare la messa in campo delle piantine ed è fondamentale fissare un prezzo che ripaghi i costi di produzione.

Fonte: Coldiretti Emilia Romagna