Km zero ai «raggi X» in una ricerca presentata a Verona

Km zero ai «raggi X» in una ricerca presentata a Verona
La qualità dei prodotti legata alla salute, la relazione con i produttori e il rapporto di fiducia instaurato con essi oltre a una dimensione etica degli acquisti sono i principali fattori di scelta da parte dei veronesi che si recano a fare la spesa ai mercati a km zero. Oltre la metà dei veronesi (il 52,7%) ha fatto la spesa nei mercati a km zero di Verona: di questi il 4,8% sempre, il 16,1% quasi tutte le settimane, e l’8,5% una o due volte l’anno nel 2018. E’ quanto emerge da una analisi di Coldiretti e dell’Università di Verona, Dipartimento di scienze umane, presentata durante la tavola rotonda "I veronesi e il km zero. Riflessioni per una città che cambia", venerdì 25 gennaio dalle ore 10 in sala Arazzi nel Comune di Verona. 

L’incontro è stato organizzato da Coldiretti Verona in collaborazione con l’Università di Verona, Dipartimento di scienze umane, Adiconsum e Federconsumatori Verona, per conoscere le abitudini e le scelte a tavola dei veronesi che acquistano nei mercati degli agricoltori. 

A Verona Coldiretti ha avviato il progetto dei mercati a km zero attraverso il Consorzio Veronatura, un’aggregazione che attualmente conta oltre cento agricoltori che si dedicano alla vendita diretta nei 26 mercati a Km zero dislocati in tutta la provincia, 10 in città.
 
L’indagine rientra nella ricerca condotta dall’Osservatorio sui Consumi di Verona dell’Università di Verona, con la collaborazione di Coldiretti Verona, Adiconsum e Federconsumatori, sul territorio veronese, somministrando con metodologia cawi (Computer Assisted Web Interviewing), un questionario a 1008 cittadini residenti nel comune di Verona. Inoltre, è stata realizzata una ricerca qualitativa con interviste che si sono svolte nei mercati dell’Arsenale e di Borgo Venezia. 

La ricerca ha indagato le dinamiche di consumo che sottendono gli acquisti dei prodotti a km zero, per cogliere il percepito dei consumatori e le loro esigenze. 
L’intento generale era capire la visione che il consumatore ha di questi prodotti e quale è la relazione con il venditore, nella prospettiva di disegnare quali potrebbero essere le azioni future per questa realtà. 


Dalle due ricerche, quantitativa e qualitativa, è emerso che i consumatori più inclini all’acquisto dei prodotti a km zero hanno una età adulta, con una eccezione tra i giovani (25-34 anni) (18,7% del campione. I maggiori consumatori si identificano tra i veronesi con un’età che supera i 55 anni. Infatti, il 18,8% di chi li consuma sempre ha tra i 55 e i 64 anni (14,7% del campione) e il 38,3% di chi li consuma quasi tutte le settimane ha più di 65 anni (33,9% del campione). Sono soprattutto le donne le maggiori consumatrici di questo tipo di prodotto. Tra chi consuma sempre prodotti a km zero, il 64,6% è donna, così come il 59,3% di chi dichiara di consumarli quasi tutte le settimane. 

La frequentazione dei mercati nasce dalla vicinanza dell’abitazione per poi tradursi in un’abitudine motivata dalla ricerca del prodotto di qualità e freschezza, che si differenzia da quello venduto da supermercati o dai tradizionali ortofrutta perché anche nell’aspetto, nel colore, oltre che nel gusto è migliore. Anche i controlli effettuati su questi prodotti sono tra gli elementi di scelta per l’acquisto.

I consumatori appaiono favorevoli ad incrementare le aperture dei mercati e sarebbero favorevoli a prolungare l’orario del mercato al pomeriggio, oppure propongono un secondo giorno a settimana, o poter accedere facilmente a informazioni relative all’organizzazione degli altri mercati (giorni e posizione). I consumatori sono stati intervistati anche in merito alla possibilità di acquistare prodotti a km zero online. Nonostante sia riconosciuto come importante modalità di acquisto futuro, e quei consumatori che già usano con il produttore di fiducia una modalità simile di vendita (telefono, sms) ne sono soddisfatti, i consumatori ritengono il commercio online una dinamica di acquisto che lascia poco spazio al rapporto personale, al contatto con il commerciante e con la merce da acquistare, aspetto fondamentale per questo tipo di acquisto.

Fonte: Coldiretti Verona