Spagna, meno export e più import nel 2018

Crollano le spedizioni di drupacee. In entrata è boom di banane, avocado e fagiolini

Spagna, meno export e più import nel 2018
Frenano le esportazioni spagnole di ortofrutta fresca, mentre diventa sempre più importante l'importazione. A dirlo sono le elaborazioni di Fepex (Federazione degli esportatori ortofrutticoli iberici) su dati del Dipartimento spagnolo delle dogane e delle imposte, relativi ai primi 11 mesi del 2018. 

Le spedizioni all’estero sono infatti scese del 2% rispetto allo stesso periodo del 2017, per un volume totale di 11 milioni di tonnellate. Il calo è legato al comparto frutticolo che, nel complesso, ha ridotto del 6% le quantità (6,3 milioni di ton) a causa di condizioni stagionali negative che hanno inficiato soprattutto la produzione di drupacee e fragole. 

In termini di valore, l'export della Spagna segna però un leggero aumento: +1% a 11,5 miliardi di euro. Con la frutta che supera la media crescendo del 2% a 6,9 miliardi di euro. Per quest'ultimo comparto, come già accennato, Fepex evidenzia la forte contrazione dei volumi di drupacee: le pesche hanno registrato un -15% a 380.670 ton (+1% a valore), le nettarine un -24% a 357.074 ton (-2,5% a valore) e le susine un -27,5% a 357.074 ton (-13% a valore). 

Le esportazioni di fragole sono diminuite dell'8% in volume (277.221 ton) e dell'1% in valore (581,5 milioni di euro). Il mirtillo (57.532 ton) e il lampone (46.143 ton) hanno invece migliorato le proprie performance internazionali, segnando rispettivamente incrementi nell'ordine del 26% e del 10% a volume, e del +17% (323 milioni di euro) e +1% in valore (349 milioni di euro).



Per quanto riguarda gli ortaggi, il volume esportato è aumentato del 3,5% da gennaio a novembre 2018, attestandosi a 4,7 milioni di ton, mentre il valore si è stabilizzato a 4,6 miliardi di euro, praticamente lo stesso importo dei primi undici mesi 2017. 

Sono da segnalare le crescite delle spedizioni di lattughe a 691.813 tonnellate (+6%), dei cavoli a 425.152 ton (+8,5%) e dei peperoni a 647.422 ton (+7,5%). Il pomodoro, infine, registra una battuta d'arresto portandosi a quota 703.672 ton (-1,6%), con un valore che scende dell'8,5% a 799,6 milioni di euro.

Nello stesso periodo di riferimento, la Spagna ha aumentato invece le importazioni di ortofrutta fresca. Le quantità in entrata sono salite fino a 3 milioni di ton, in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente, mentre il valore dell’import è di circa 2,5 miliardi di euro (+9%). 

La frutta domina la scena con 1,7 milioni di ton per un valore di 1,8 miliardi di euro (+12,5%). Le crescite più marcate sono state registrate da banane (+18% a oltre 334mila ton), ananas (+6,5% a circa 156mila ton) e avocado (+34% a 123mila ton). Per la verdura, infine, occorre sottolineare l'incremento del 203% registrato dai fagiolini, i cui volumi hanno raggiunto 24.886 ton.



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