Agrumi, via libera per l'export via aerea in Cina

Firmato anche l'accordo sulle nocciole. Centinaio: ora sotto con le pere

Agrumi, via libera per l'export via aerea in Cina
Giornata da ricordare quella di ieri per le filiere degli agrumi e delle nocciole. Nel corso della sua visita a Pechino, il ministro dell'Agricoltura Gian Marco Centinaio ha infatti firmato due importanti documenti per l'export in Cina: il protocollo sulla spedizione aerea di prodotti agrumicoli e nuovo accordo bilaterale dedicato alle nocciole.  

Il Mipaaft ha fatto sapere, in una nota, che l'intesa sull'export di agrumi per via aerea è già provvisoriamente applicabile. "La firma di questi accordi - ha dichiarato Centinaio - rappresenta un passo in avanti importante per la nostra agricoltura che può approcciare oggi un mercato dalle grandi potenzialità per le nostre esportazioni come quello cinese. Nel quadro dei nostri rapporti con la Cina, il settore agroalimentare ha un'importanza crescente. Ci siamo impegnati anche a far progredire la nuova trattativa sulle pere. Proseguiamo su questa strada, sostenendo in maniera forte e concreta i nostri produttori".


Il ministro Centinaio con Zhang Taolin, vice ministro cinese dell’Agricoltura 

Soddisfatta Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia: "La firma del ministro - commenta - rende finalmente effettiva l'opportunità del trasporto via aereo, una bella novità per l'intera filiera agrumicola. Finora le nostre aziende potevano infatti esportare in Cina solo sfruttando il trasporto marittimo, seguendo la procedura del cold treatment. Passavano circa 45-50 giorni dal momento della raccolta a quando i prodotti arrivavano sulle tavole dei cinesi".

"Diamo atto - prosegue Argentati - al ministro dello Sviluppo economico, Luigi Di Maio, che a novembre 2018 aveva annunciato lo sblocco della trattativa, di avere lavorato per dare una risposta attesa dalla filiera agrumicola. Così come anche ai tecnici dell’assessorato per l’Agricoltura della Regione siciliana che hanno sostenuto tutto il percorso di modifica del protocollo a supporto delle imprese interessate. Mancava solo questo passaggio che adesso ci consentirà di portare alcune produzioni di eccellenza sui mercati cinesi”. 


Federica Argentati, presidente del Distretto Agrumi di Sicilia

“Il Distretto è stato determinante nel sollevare la necessità del trasporto aereo e ha sempre sostenuto l’apertura di questo nuovo e grande mercato, promuovendo momenti di confronto con i rappresentanti delle istituzioni e del governo e diverse occasioni di approfondimento sull’export verso la Cina: da quello sulle normative di protezione dei marchi di qualità sino al confronto con un gigante del commercio come Alibaba, interessato a portare in Cina le arance siciliane. Adesso sta alla filiera agrumicola riuscire a sfruttare pienamente questa occasione, organizzandosi in ogni passaggio, dal rispetto dei protocolli fitosanitari imposti dall’accordo Italia-Cina sino alla logistica e al trasporto".

"Ci aspetta - conclude Argentati - un grande lavoro di sistema, per dare prova che l’agrumicoltura siciliana è ormai matura per proporsi su mercati lontani e ancora poco conosciuti, ma dalle grandi prospettive come quello cinese. Il Distretto, come sempre, supporterà l’intera filiera, per valorizzare le produzioni siciliane e cogliere questa possibilità che non è più soltanto virtuale, ma è finalmente realtà”.

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