Attualità
Aldi Nord in rosso in Germania: scatta la rivoluzione
Investimenti, razionalizzazioni, più referenze food e Pdv "caldi" per rilanciarsi
Per la prima volta nei suoi 50 anni di storia, Aldi Nord chiude il bilancio in rosso in Germania, suo Paese di origine. E le previsioni per il 2019 non sono positive. Per rilanciare l’insegna, la proprietà ha programmato grandi investimenti, operazioni di razionalizzazione che coinvolgono anche l’ortofrutta, aumento delle referenze nei punti vendita. Già nel 2017 era stato annunciato un piano che prevedeva l'investimento di cinque miliardi di euro per i tre anni successivi.
L'intenzione della catena è rivedere in toto l'assetto aziendale. Tra i comparti oggetto di ripensamento ci sono marketing, servizio clienti, vendita. Uno dei punti centrali è la separazione tra gestione acquisti e gestione dell’assortimento prodotti. La catena discount, infatti, vuole rivalutare e rinnovare l'intero “pacchetto food” ampliando l’assortimento che include già 1.500 tipologie di prodotti. Con il programma di investimenti "Aniko" (Aldi Nord Instore Concept), inoltre, gli store dovrebbero diventare più luminosi, friendly e accattivanti.
L’attuazione della strategia è iniziata in questo 2018, che avrebbe dovuto essere anno positivo per l'insegna. Ma il programma di modernizzazione per il momento non ha dato i frutti sperati. Tanto che il Ceo Marc Heussinger nelle scorse settimane è stato avvicendato. Al suo posto, Torsten Hufnagel. Altre sfide attendono Aldi Nord, vogliosa di accelerare l’espansione internazionale. Ma la priorità, ora, è rilanciarsi sul mercato interno.