Pratiche sleali, nulla di fatto: «Non svendiamo l'accordo»

Pratiche sleali, nulla di fatto: «Non svendiamo l'accordo»
"Non intendiamo svendere l'accordo contro le pratiche commerciali sleali nella catena alimentare dopo oltre un decennio di battaglie. Il testo sul tavolo manca ancora di ambizione per poter sottoscrivere un compromesso con la presidenza austriaca dell'Ue. I colloqui riprenderanno a gennaio con la presidenza rumena''. Lo ha annunciato a Strasburgo l'eurodeputato Pd, Paolo De Castro, relatore del dossier e capo-delegazione dei negoziatori al Parlamento europeo al termie del quinto incontro negoziale con le istituzioni Ue.

“Nel trilogo odierno - ha spiegato ieri De Castro - abbiamo fatto un altro passo avanti verso l'eliminazione delle pratiche commerciali sleali più dannose nella filiera alimentare. Tuttavia, nonostante gli sforzi fatti, non siamo ancora pienamente soddisfatti”. Il nodo da sciogliere resta il livello della soglia di fatturato oltre la quale nessun operatore sarebbe più protetto. “La presidenza austriaca - prosegue De Castro - era disposta ad un compromesso di poco superiore ai 50 milioni di fatturato proposti dall'Esecutivo Ue oltre i quali nessun operatore sarebbe più protetto”. Il primo vicepresidente della commissione agricoltura dell'Europarlamento resta comunque fiducioso: "abbiamo ancora gennaio per concludere i colloqui -dice - e faremo il massimo per ottenere l'intesa più ambiziosa possibile''.

De Castro è consapevole che le prossime trattative saranno difficili ma, conclude: ''non siamo disposti a rinunciare facilmente. I nostri agricoltori meritano un'ultima spinta per garantire che nessuno di loro venga lasciato indietro. "