Export di ortofrutta, «Verona prima in Italia»

I dati della Camera di Commercio: superate Bolzano e Bari. Ma Pezzo: quadro preoccupante

Export di ortofrutta, «Verona prima in Italia»
Verona regina dell'export ortofrutticolo. Stando ai dati della Camera di Commercio scaligera nei primi nove mesi dell'anno l’ortofrutta ha ceduto in valore il 5,5% rispetto all'analogo periodo 2017 (da 441 a 417 milioni di euro) e sono diminuiti anche i quantitativi di prodotto inviati all'estero "ma - spiega il presidente della Camera di Commercio scaligera Giuseppe Riello - avendo perso meno dei principali competitor è diventata prima provincia in Italia per volumi, superando Bolzano e Bari". 

“Nonostante i dati ci vedano in testa alle province italiane, non c’è ragione di essere ottimisti”, dice Stefano Pezzo, presidente di Fruitimprese Veneto, associazione che raggruppa le maggiori aziende ortofrutticole che esportano per oltre 600 milioni di euro l'anno in Europa e nel mondo principalmente mele, pere, kiwi, pesche e nettarine, fragole, radicchio, patate, cipolle, pomodori, peperoni e insalate varie. “C'è forte preoccupazione per quello che sta accadendo alle nostre campagne, fortemente danneggiate dal maltempo e colpite da insetti e patologie varie, con i produttori che per sopravvivere devono adeguarsi sopportando costi estremamente elevati, spesso insostenibili”.



“Sembra che il futuro per l’ortofrutta sia davvero complicato a causa sia del clima e delle nuove malattie delle piante sia della crescente competitività degli altri Paesi come Spagna, Polonia, Grecia e anche molti altri che nel recente passato hanno aumentato molto le produzioni con costi di gestione nettamente inferiori ai nostri”, aggiunge Pezzo (foto sopra). "E' indispensabile correre ai ripari e non pensare di tirare avanti senza un necessario rinnovamento".
 
Torando ai dati, l’agroalimentare è il primo comparto dell’economia veronese con il 25,9% di quota sul totale export. Tra i mercati di destinazione si consolida la presenza nel Nord e nell’Est Europa: crescono Polonia (3,6%), Belgio (7,5%) ma anche Russia (+5%) e Paesi Bassi (+15,6%), mentre flettono Regno Unito (1,8%) e Stati Uniti (5,7%). 

Per la prima volta le imprese veronesi del food perdono terreno anche in Germania, primo partner commerciale (-3,4%). Nella top ten dei mercati di destinazione delle merci scaligere, quello tedesco si conferma il principale partner commerciale scaligero con 1,4 miliardi di euro di export, il 3,4% in meno dei primi nove mesi del 2017: pesa per il 16,4% sul totale complessivo delle vendite estere. E’ seguita dalla Francia che vale per il 9,4% con 797,7 milioni di euro di export, l’8,1% in più del corrispondente periodo 2017.

Il Regno Unito, pur segnando il passo, rimane al terzo posto con 504,7 milioni mentre la Spagna continua la sua crescita con un 13,7% in più a 485 milioni di euro. Austria e Svizzera segnano un rallentamento significativo, mentre Polonia, Belgio e Russia sono in crescita.