Fragole, la Spagna aumenta le superfici

E dal Marocco arriveranno oltre 20mila lavoratrici stagionali

Fragole, la Spagna aumenta le superfici
La Spagna si prepara alla campagna fragole. E la provincia di Huelva spinge sull'acceleratore: l'anno prossimo saranno 11.464 gli ettari coltivati a frutti rossi, per un 2,8% in più rispetto alla stagione 2017/2018, e 6.095 quelli dedicati alla coltivazione di fragole (+3,5%), secondo i dati diffusi da Freshuelva.

L'Associazione di produttori ed esportatori di fragole ha però ridotto la richiesta di personale per la raccolta dei frutti dal Marocco: saranno circa 15mila le raccoglitrici marocchine che arriveranno nella provincia spagnola per la raccolta dell'oro rosso nel 2019.
In totale, però, il governo del Marocco prevede di inviare 20mila lavoratrici stagionali in Spagna per la campagna di raccolta dei frutti di bosco e delle fragole nel 2019, oltre quattromila in più rispetto al 2018. Lo ha annunciato il ministro del Lavoro, Mohamed Yatim, dopo una riunione con l'Agencia Nacional de Empleo spagnola (Anapec) incaricata della selezione delle candidate, in una nota riportata dai media iberici. Dei 20mila stagionali, tutte donne provenienti dalle zone rurali del Marocco, oltre ottomila sono raccoglitrici che hanno già partecipato alla campagna del 2018. L'obiettivo dell'accordo con l'Anapec è garantire "un lavoro decente" alle lavoratrici immigrate, che assicuri loro "le garanzie nella selezione, nell'alloggio, nelle condizioni di lavoro e di supervisione", concordate con la parte spagnola.

Una delle novità è che le raccoglitrici che hanno partecipano a quattro campagne stagionali successive, avranno un permesso spagnolo di residenza, basato su "un modello di emigrazione circolare", perché sia "esemplare, sicura e ordinata". E una campagna di sensibilizzazione è stata avviata dal governo marocchino per evitare lo sfruttamento e i casi di presunti abusi sessuali, denunciati a maggio scorso da almeno una decina di stagionali immigrate impiegate nella raccolta delle fragole a Huelva, in Andalusia, sui quali è stato aperto un fascicolo d'inchiesta dall'alto tribunale dell'Audiencia Nacional.

Il ritorno delle raccoglitrici al paese d'origine è una delle preoccupazioni dei governi di Madrid e Rabat, sebbene abitualmente il 90% delle lavoratrici rientri in Marocco al termine della raccolta. I requisiti per accedervi sono: essere donna, minore di 40 anni, sposata e con figli minori di 14 anni a carico, proprio per dissuadere le braccianti dalla tentazione di restare in Spagna, una volta terminata la stagione.

Copyright 2018 Italiafruit News