Resistente e produttivo, Nunhems fa decollare il porro

Giornata in campo nel Veronese per celebrare i 25 anni delle varietà ibride con punto sul mercato

Resistente e produttivo, Nunhems fa decollare il porro
Una coltura di nicchia che si sta espandendo, con buona soddisfazione dei produttori. Il “pianeta” porro è stato al centro di una giornata in campo, venerdì scorso, 22 novembre, a Isola Rizza (Verona), per volontà di Basf Vegetable Seeds, che ha voluto così celebrare i 25 anni dall’introduzione delle varietà ibride. Teatro del “Leek Event Italia” l’Azienda agricola Ziviani. Un dato spicca, su tutti: a Basf (il cui marchio commerciale è Nunhems) fanno riferimento il 90% delle sementi di porro vendute in Europa. Oltre 60 i produttori e vivaisti accorsi da tutta Italia per vedere e toccare con mano le evoluzioni attraversate dalla ricerca varietale, con le cultivar più recenti immesse sul mercato. Tutti, nonostante la giornata piovosa, hanno potuto osservare direttamente sette delle varietà preferite dagli specialisti per elevata resistenza agli agenti patogeni, spiccata produttività e caratteristiche intrinseche.

Nel mondo attualmente sono coltivati a porro circa 24mila ettari e l’Europa, con una quota di circa 19mila ettari, detiene il primato produttivo. Maggiori produttori nel vecchio continente sono Francia (19%), Belgio (14%) e Olanda (12%), mentre in Italia la regione più produttiva è il Veneto (province di Rovigo e Verona), seguita dalla zona del Fucino e poi da Toscana, Romagna, Marche e Puglia


 
Nel corso dell’appuntamento veronese, aperto dall’introduzione di Matteo Mazzotti (nelle due foto sopra) - responsabile vendite porro per Basf - sono state illustrate e messe a confronto le diverse varietà della gamma di porro presenti sul mercato italiano ed europeo per il fresco e per l’industria.

Riflettori, quindi, su Duraton F1, varietà estiva precoce con buona resistenza alle patologie ma dalla foglia non molto eretta; Megaton F1, la più piantata al momento in Italia con una quota del 64%, anch’essa estiva, che garantisce buone prestazioni su diversi terreni e resistenza al caldo (caratteristica fondamentale per il porro, originario del Nord Europa). E, ancora, Krypton F1, che presenta un fusto più corto di Megaton e consente una pulitura facile grazie al corpo uniforme con una foglia più eretta, mentre Belton F1, la quarta varietà presentata nel corso della giornata, è autunnale, con fusto allungato e grande resistenza alla ruggine e adattabilità anche a un impianto più fitto. 



In evidenza anche Pluston F1, dalla caratteristica foglia scura, con buona pezzatura e resistenza ai tripidi e a temperature rigide e produttiva anche per una raccolta primaverile. E poi Nunton F1 altra varietà autunnale più corta di Belton, dalla crescita lenta ma con una buona resistenza agli agenti patogeni e foglie erette e scure. Grande interesse infine per Chiefton F1, la novità 2018, altra varietà autunnale con bella uniformità, fusto più lungo rispetto a Belton e notevole resistenza a ruggine e tripide. Ottimale nel post raccolta per il pre-pack e per l’industria, in Nord Europa sta già incontrando molti consensi. 

“Il mercato richiede un porro sempre più sano - sottolinea Mazzotti - Fare ricerca varietale su questo prodotto è molto complesso, perché ha una struttura intrinseca che annovera 36 cromosomi, più di quelli di un essere umano. Nunhems ha deciso di investire in questa coltura, marginale rispetto ad altre perché è riuscita a concentrare il 90% del seme di porro che viene piantato in tutta Europa, garantendo margini per una buona ricerca e ponendosi tre obiettivi principali: ottenere varietà uniformi, resistenti alle patologie specifiche della pianta e con un aumento del peso specifico”. 


L'Azienda agricola Ziviani di Isola Rizza il giorno dell'evento

Le superfici dedicate al porro quest’anno hanno subito una flessione: "Il 7% circa meno rispetto al 2017 - ha annotato il responsabile vendite porro per Basf - e questo è positivo perché i volumi abbondanti dello scorso anno avevano causato un crollo dei prezzi. L’obiettivo è arrivare però a un accordo tra produzione e industria al fine di evitare eccessivi sbalzi e garantire maggiore stabilità aziendale. Come? Lavorando, ad esempio, sui pre-confezionati”.
Durante il “Leek Event Italia” ha avuto luogo anche una prova di raccolta porro in campo e una dimostrazione di pulizia, che ha evidenziato come il porro ibrido Nunhems sia particolarmente facile da pulire.

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