Lavoro nero nei meleti del Trentino Alto Adige

La Guardia di Finanza di Trento e di Bolzano scova oltre 130 lavoratori irregolari

Lavoro nero nei meleti del Trentino Alto Adige
Non solo pomodori e agrumi, non solo Sicilia, Puglia e Calabria. Il lavoro nero in ortofrutta c'è anche al Nord. La Guardia di Finanza di Trento e di Bolzano ha recentemente condotto una serie di controlli durante la campagna melicola e le Fiamme Gialle hanno scoperto diverse irregolarità: su un totale di 630 lavoratori controllati 107 erano completamente in nero e altri 24 iscritti a libro paga ma percettori di salari fuori busta. Un lavoratore su cinque, quindi, era irregolare.



I finanzieri hanno passato al setaccio cento aziende melicole e vitivinicole. Quelle "irregolari" sono state segnalate all'Ispettorato del Lavoro e all'Agenzia delle Entrate. Sul fronte dei lavoratori irregolari il 60% era rappresentato da cittadini europei (36% italiani, 11% slovacchi), mentre tra i Paesi extra Ue il più rappresentato è la Macedonia (14% di raccoglitori irregolari). Macedone è anche il caporale caduto nella rete della Finanza: secondo gli inquirenti avrebbe fornito manodopera alle aziende agricole trattenendo per se una quota della paga pari a 30 centesimi all'ora. Durante i controlli sono state scoperte anche quattro società di intermediazione - due italiane e due rumene - risultate abusive. Le imprese rischaino una multa, per ogni lavoratore in nero impiegato, che può variare da 1.500 a 9.000 euro.



Gabriele Procucci, comandante della Guardia di Finanza di Bolzano, spiega: "In tutta la Regione e anche in Provincia di Bolzano rispetto allo scorso anno abbiamo un incremento dei lavoratori in nero, anche dovuto alla scelta di quest'anno da parte del nostro comando regionale di organizzare un piano specifico di intervento".

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