Mercati di Lusia e Rosolina, divorzio obbligato

Camera di Commercio "out", l'azienda speciale cede il passo a due società private autonome

Mercati di Lusia e Rosolina, divorzio obbligato
Divorzio forzato con cambio di governance in vista per i Mercati di Lusia e Rosolina, strategici per la distribuzione e logistica degli ortaggi del Veneto orientale: non più un’unica azienda speciale, con i vertici nominati dalla Camera di commercio, ma due organismi separati e autonomi. Una rivoluzione, scrivono i media locali, per uno dei settori più fiorenti della provincia di Rovigo. Una rivoluzione obbligata: la normativa in base alla quale gli enti camerali non possono gestire aziende speciali è perentoria. 

Spazio, allora, a due società di capitali totalmente private: a Lusia un ruolo essenziale sarà svolto dagli operatori che potrebbero diventare soci del nuovo sodalizio; a Rosolina, dove operatori, volumi e fatturati sono inferiori, si vocifera di un’intesa con i "colleghi" dello stesso settore della vicina Chioggia, nel Veneziano.

Ciascuna società avrà un proprio Cda e un bilancio; la Camera di commercio, che accompagnerà il passaggio, rimarrà tra i principali interlocutori. I tempi? Entro il 2019 tutto dovrebbe compiersi. Le due amministrazioni comunali stanno seguendo l’evoluzione della situazione; il settore orticolo del resto, con le insalate a fare da traino, è florido e almeno parzialmente in controtendenza rispetto ad altri comparti economici.

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