Piana del Sele, verso il polo europeo di IV Gamma

E oggi a Battipaglia (Salerno) si ragiona di come valorizzare la rucola

Piana del Sele, verso il polo europeo di IV Gamma
La rucola è di casa in provincia di Salerno. Nella Piana del Sele ci sono circa 3.100 ettari dedicati alla coltivazione di questo ortaggio a foglia che è ormai a un passo dal riconoscimento Igp. Questioni di mesi e Bruxelles dovrebbe concludere l'iter per assegnare il marchio al prodotto campano, dando così ai produttori un'arma in più per differenziarsi sul mercato e creare valore.

Delle prospettive di crescita di rucola e baby-leaf si parlerà oggi pomeriggio alle 18 nel salotto comunale di Battipaglia durante il convegno "La Piana del Sele: polo europeo nella coltivazione di ortaggi a foglia per la IV Gamma". I numeri che esprime questa fertile valle sono davvero notevoli: negli ultimi anni la produzione media è stata pari a 110 mila tonnellate di prodotto, che è il 65% circa della produzione nazionale, con un fatturato medio annuo di oltre 50 milioni di euro. Le aziende agricole interessate alla sua coltivazione della rucola sono 380 a cui vanno aggiunte le 35 imprese che curano la successiva fase di lavorazione, confezionamento e commercializzazione.

La rucola della Piana del Sele mostra un trend di crescita del 3% e questo lembo di Campania è ormai il polo produttivo più importante in Italia per la rucola. Come detto, il cammino verso il riconoscimento Igp è ormai in dirittura d’arrivo. Concluso l’iter di approvazione italiano da parte degli organismi deputati (Regione Campania e Mipaaft) si attende il via libera da Bruxelles che dovrebbe arrivare tra alcuni mesi.



Vito Busillo, imprenditore agricolo, presidente dell'Associazione valorizzazione dei prodotti di IV Gamma e presidente di Coldiretti Salerno, sarà tra i relatori del convegno di oggi pomeriggio. "Sarebbe auspicabile che il riconoscimento Igp arrivasse in concomitanza con Fruit Logistica di Berlino per dare la giusta spinta europea alla rucola italiana della Piana del Sele - spiega Busillo a Italiafruit - che da due anni a questa parte vede tutti noi attivamente impegnati. Stiamo per portare a termine un lavoro sinergico che ha come punto di partenza un dato molto semplice: le caratteristiche genetiche dell’ortaggio a foglia rientrano, alla luce degli studi approfonditi condotti dall’Università di Napoli, nel fenotipo locale della Piana del Sele, per fattori legati al microclima, alla qualità del suolo e dell’acqua e quello che più conta all’aspetto salutistico legato alla sua produzione. I grandi gruppi del settore richiedono ormai disciplinari sempre più rispondenti alle esigenze dei consumatori. Pertanto, l’adeguamento ai loro standard non può che avvenire nella maniera più trasparente possibile".

La Rucola della Piana del Sele dovrebbe così diventare il venticinquesimo prodotto campano a marchio Dop/Igp, il quattordicesimo nell’ortofrutta. Al seminario di oggi interverrà anche Teresa Del Giudice del Dipartimento di agraria dell’Università di Napoli. L'esperta parlerà dello sviluppo della IV Gamma. "Credo che la nuova frontiera di questo comparto - sottolinea Teresa Del Giudice - siano i micro-greens, frutto di una filiera che meglio racchiude le esigenze del consumatore".

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