Bio, l'Italia fa scuola in Polonia

Dove Biofach ha presentato l'edizione 2019: le novità del trentennale

Bio, l'Italia fa scuola in Polonia
Il mercato biologico in Polonia è una nicchia ancora piuttosto piccola. Parliamo di un giro d'affari da 250 milioni di euro. Ma è il fermento e la vivace crescita del mercato polacco a renderlo interessante: uno sviluppo che, tra l'altro, segue il modello Italia. Ed è proprio il trend del segmento organic ad aver spinto Biofach (Norimberga, 13-16 febbraio 2019) a presentare a Varsavia, davanti alla stampa internazionale specializzata tra cui Italiafruit News, la prossima edizione della fiera del biologico, l'edizione numero 30.

Il modello EcorNaturaSì

Organic Farma Zdrowia è la principale catena specializzata in bio che opera in Polonia: visione health-oriented, self-service con proposte delicatessen e un'ampia proposta di prodotti biologici, con i freschi in primo piano. Organic ha 35 punti vendita nelle maggiori città polacche e l'azienda è stata costruita seguendo il modello EcorNaturaSì. D'altronde la catena presieduta da Fabio Brescianin detiene il 64% dell'azienda.



“La rete coi produttori, la logistica, l'idea del bistrot: per noi EcorNaturaSì è un esempio da seguire – spiega a Italiafruit l'amministratore delegato di Organic, Slawomir Chlon – E' un esempio perché è un modello di successo: lo copiamo, ma con le opportune sfumature per essere apprezzati e competitivi in Polonia. Il consumatore italiano ama il cibo, è molto informato su ciò che acquista, il mercato è dieci volte più grande di quello polacco... Ma da un punto di vista imprenditoriale EcorNaturaSì ha successo e noi vogliamo percorrere la stessa strada”.



Nei negozi Organic ci sono tanti prodotti italiani, da quelli Alce Nero fino a tanti articoli bio freschi Made in Italy, con diverse referenze di baby-leaf e IV Gamma. Anche in Polonia si sente la pressione dei discount – come Lidl – che sul biologico stanno investendo. Chlon conferma che Gdo e discount in Polonia strizzano l'occhio al bio, ma il livello di servizi e la completezza di gamma dei negozi specializzati a suo parere vincerà.


Biofach 2018

La grande fiera organizzata da NurnbergMesse si prepara a tagliare il traguardo dei trent'anni. E, come annuncia Danila Brunner (executive director Biofach) avrà 9 padiglioni e più di 2.900 espositori. Tra questi saranno oltre 400 quelli italiani. “Biofach non è una fiera dove si mettono semplicemente in mostra prodotti o si lanciano delle novità – osserva la manager – Biofach è molto di più: è business, è networking, è un'occasione per avere una prospettiva a 360 gradi sul mondo del biologico”.



Per l'edizione 2019 ci saranno aree dedicate a singole filiere, come l'olio di oliva, il vino e il cibo vegano. Al Biofach Novelty Stand i visitatori potranno trovare oltre 600 nuovi prodotti in corsa per il concorso Best New Product Award. Verrà poi riproposto il Biofach Congress: biodiversità, fertilità del suolo, qualità dell'acqua, piante più resistenti, benessere animale e nutrizione saranno i temi centrali. Inoltre ci sarà un focus per esaminare i legami tra biologico e salute.

Il biologico nel mondo, in Europa e in Italia

Secondo i numeri diffusi da Biofach il biologico nel mondo vale più di 95 miliardi di dollari e in Europa si generano vendite per 33 miliardi. Il mercato cresce rapidamente: la Germania ha sorpassato i 10 miliardi di vendite, il mercato francese ha raddoppiato il suo valore negli ultimi cinque anni arrivando a 8,3 miliardi. La Danimarca cresce del 31% a 1,6 miliardi, con le carote bio che aumentano le vendite del 42%.
Il biologico in Italia lo scorso anno è aumentato del 10,5% arrivando a 3,5 miliardi. L'export di prodotti bio, invece, ha raggiunto i 2 miliardi.



In Polonia, come detto, le vendite bio valgono 250 milioni. Ma, come ricorda Urszula Soltysiak della Camera di commercio polacca, negli ultimi tre anni anni sono aumentate del 30%. “Un ostacolo – fa notare l'esperta - è la differenza di prezzo rispetto ai prodotti convenzionali. Le maggiori potenzialità di crescita le abbiamo sui berries e sulle mele”.

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