Cricca del gasolio agricolo, indagine in Puglia

Cricca del gasolio agricolo, indagine in Puglia
Gasolio agricolo dirottato per uso privato e venduto in Puglia a decine di imprenditori compiacenti. Sulla carta destinato ad alimentare il mercato di vivai e serre presenti sul territorio; in realtà un sistema del tutto illegale gestito da una presunta cricca che avrebbe veicolato gasolio dirottandolo al rifornimento di auto e al riscaldamento dal 2011 fino al 15 novembre del 2016. Recentemente un avviso di chiusa inchiesta a firma del pubblico ministero Donatina Buffelli è stato notificato dai militari della Guardia di Finanza. A carico di 29 persone viene contestata l’accusa di associazione a delinquere aggravata.

Il deposito della società si sarebbe di fatto trasformato in un impianto di distribuzione stradale al dettaglio di carburante rifornendo giornalmente un numero elevatissimo di veicoli. I danni ci sarebbero stati e sarebbero stati anche enormi per i distributori stradali che effettuavano cessioni di gasolio soggetto ad accisa e con un’iva ordinaria ben più alta. Di fatto si sarebbe creato un mercato parallelo che avrebbe determinato un regime di concorrenza sleale. A beneficiarne, secondo l’indagine, sarebbero stati la società e gli imprenditori. Che avrebbero fornito alla società il libretto fiscale di controllo, fittizie annotazioni di cessioni illegali sulle schede di assegnazione carburante ad uso agricolo nonché sui libretti di controllo rilasciati dall’Uma (Regione Puglia).

Il tutto per dare una parvenza di regolarità alle operazioni di vendita del gasolio per uso agricolo o per le serre e gli impianti florivivaistici. C’è poi il giro di fatture false. Le indagini avrebbero accertato come la società indagata avrebbe emesso fatture oltre che in favore degli imprenditori agricoli anche a ditte con sedi legali ed operative in altre province e completamente estranee e che mai avevano eseguito forniture di gasolio. Come detto, i vantaggi erano enormi. Per l’azienda, in particolare che, in cinque anni, avrebbe smerciato gasolio non gravato da accisa. Nell’avviso vengono poi ricostruiti decine e decine di casi di evasioni contestati dalla Procura.

Fonte: Corriere Salentino