La Diamantina diversifica con le noci

Il responsabile tecnico Chiericati: puntiamo a 140 ettari nel Ferrarese

La Diamantina diversifica con le noci
Noci e frutta di quarta gamma. La Diamantina, Organizzazione di produttori ferrarese, punta sullo sviluppo di questi due business per diversificare la propria offerta ortofrutticola. 

"Dal 2016 a oggi - dichiara a Italiafruit News Luca Chiericati, responsabile tecnico dell'Op - abbiamo piantato circa 120 ettari di noci Chandler che entreranno in produzione nei prossimi due anni".

"Il nostro progetto si pone l'obiettivo di arrivare a quota 140 ettari e di sviluppare nel Ferrarese una filiera della noce di qualità: dalla produzione alla lavorazione, trasformazione e commercializzazione. Vogliamo, in particolare, offrire al mercato un prodotto biologico che andremo a valorizzare con un marchio dedicato". 



Un'altra importante novità riguarda la frutta di quarta gamma. L'Op ha infatti creato nel 2017 un laboratorio per la produzione di anguria e melone a cubetti e/o a fette. "L'attività ha cominciato a prendere piede dall'estate 2018, con la distribuzione delle prime confezioni a marchio Cuoredolce".

La Diamantina è oggi composta da sedici aziende che producono soprattutto pere (200 ettari), mele (50 ettari), angurie e meloni (100 ettari), ma anche zucche e altre orticole. "I produttori che diversificano con le noci stanno riducendo le coltivazioni di pere, a causa di doversi problemi, alcuni dei quali legati alla diffusione della cimice asiatica e del cancro da Valsa - sottolinea Chiericati - Va meglio per le mele, un segmento dove registriamo un incremento del 10-20% delle superfici di Gala e Fuji negli ultimi cinque anni".



Per quanto riguarda le pere, La Diamantina è socia del polo commerciale Opera. "I nostri produttori quest'anno hanno raccolto circa 60mila quintali di pere, il 50% di Abate. La qualità dei frutti di questa varietà è molto buona anche a livello di pezzatura, visto che la quota di 70+ si attesta al 60% circa del totale. Anche la raccolta di mele Gala - prosegue il responsabile tecnico - è stata contraddistinta da buona qualità e pezzatura. Stesso discorso per le Fuji, anche se in questo caso abbiamo riscontrato qualche problema di scottatura e una colorazione non completa nei secondi e terzi stacchi dei cloni più vecchi".

"Da sottolineare, infine, l'incremento della produzione per la mini anguria Cuoredolce, la cui conosciuta qualità la rende sempre più richiesta dal mercato, così come la zucca allo iodio, di recente introduzione".  

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