«Imparare dalla Spagna, più imprese e Regioni a Macfrut»

Dopo Madrid, Renzo Piraccini parla delle potenzialità della rassegna italiana

«Imparare dalla Spagna, più imprese e Regioni a Macfrut»
Madrid piace anche a Macfrut. Ma il sistema Italia può giocare meglio le proprie carte in casa.
La scorsa settimana Renzo Piraccini, patron della fiera italiana dell’ortofrutta - che si terrà dall’8 al 10 maggio 2019 a Rimini – non era alla rassegna spagnola Fruit Attraction perché impegnato al Forum Italia-Africa di Roma. Ha visto comunque il salone con gli occhi dei suoi collaboratori e di altri operatori. Ecco le sue considerazioni, in un’ottica Macfrut-centrica.

"Sempre di più Fruit Attraction si conferma vetrina dell’ortofrutta spagnola nel mondo e, con questa decima edizione, ha fatto un altro passo avanti sul piano internazionale. Di questo sono contento, perché con Ifema (l’ente fieristico madrileno) siamo partner, e non rivali, grazie a MacFruit Attraction che si tiene in mercati strategici, dalla Cina all’Egitto. Ma, per sgombrare il campo da ogni equivoco, una cosa va detta: la manifestazione di Madrid non è caduta dal cielo; è invece il frutto di una strategia messa in atto da Fiera Madrid, Fepex e Regioni autonome che hanno fatto un grande sforzo comune a favore del settore ortofrutticolo. Una strategia che è più difficile da ripetere in Italia, sia perché il sistema e le sue rappresentanze sono più frammentati, sia perché le Regioni autonome spagnole hanno maggiore libertà d'azione".

Immagino che questo per lei sia motivo di sfida e ulteriore impegno piuttosto che di rinuncia.
Certo, si può e si deve fare di più. Una grande fiera – a qualunque settore si rivolga - è un’opportunità straordinaria di promozione. Macfrut è la vetrina italiana dell’ortofrutta, ma bisogna prendere atto che oggi ci sono altre due grandi fiere internazionali in Europa. La nostra, però, ha una sua specificità e nella sua identità di fiera di filiera ha il suo grande punto di forza. Intanto, è una fiera dinamica che fa vedere le novità per l’intero settore, a 360 gradi. Le altre, invece, sono prevalentemente fiere di prodotto.
Anche noi dovremmo puntare sull'orgoglio per ciò che stiamo facendo, i primi a crederci devono essere gli operatori, le associazioni e le Regioni. Come accade per altri settori del Made in Italy.

Fa riferimento a qualche altra manifestazione italiana?

Il Vinitaly, ad esempio. Senza il ruolo delle Regioni non avrebbe mai raggiunto simili risultati. Perché, se il Salone di Verona è la grande festa del vino italiano, Macfrut non può essere, oltre alla vetrina, anche la grande festa dell'ortofrutta italiana? Una festa che coinvolga tutta la filiera, replicando qui quello che facciamo bene in altri settori. Un grande Macfrut è un’opportunità per tutti: certo, si può esporre a Berlino, a Madrid, ma giocando nel nostro Paese possiamo essere attrattivi, e si può sviluppare l’intero sistema.

Il futuro, dunque, è nelle mani delle Regioni e degli operatori?

Possiamo immaginare un’azienda spagnola assente da Fruit Attraction? No, e così, se uno fa parte del sistema italiano dell’ortofrutta, deve essere a Macfrut. A Madrid è palpabile il piacere di condividere un’occasione festosa con i propri agricoltori. E il grande afflusso, ricordiamolo, lo fanno gli agricoltori spagnoli, i soci delle cooperative, i fornitori. Ci si vede per mangiare, ballare e fare business, ma anche per rimarcare la propria appartenenza a un sistema.
Per quanto riguarda le Regioni, poi, se a Macfrut non investono abbastanza, forse è anche un problema nostro che non abbiamo saputo promuovere a sufficienza l'importanza di fare sistema.

Punti di forza del Macfrut sono ancora le tecnologie e il packaging?
Certamente, per quanto riguarda le tecnologie, Macfrut è la fiera più completa a livello europeo, ma siamo forti anche nel post-raccolta in generale, con tutti i leader mondiali presenti, basti pensare al packaging.
Per la prossima edizione, vogliamo dedicare un’area alla serricoltura, un settore che sta registrando una vera rivoluzione e che richiede grandi investimenti. Per questo ci stiamo attrezzando. Abbiamo in progetto un vero e proprio villaggio dell’innovazione, per mettere in contatto gli agricoltori con tutte le novità.
In sintesi, il punto chiave per l'ulteriore sviluppo di Macfrut è che aziende e produttori italiani comprendano l’importanza di fare sistema  ed essere presenti.

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