Verona rilancia la fragola autunnale

Convegno ed evento: «Quotazioni interessanti, bisogna investire di più»

Verona rilancia la fragola autunnale
Fragola autunnale scaligera alla ribalta. Nel weekend si sono svolti due eventi per puntare i riflettori su una produzione di nicchia che vuole crescere e farsi conoscere: sabato il comune di San Giovanni Lupatoto ha ospitato un convegno per illustrare l’attività dell’associazione fragolicoltori della pianura veronese e le problematiche legate alla coltivazione mentre ieri, domenica, la storica piazza Erbe, nel cuore di Verona, è stata teatro per tutta la giornata di una serie di degustazioni.

Al centro del convegno vari temi tecnici, dallo sviluppo varietale alla nutrizione specializzata, dall’uso di biostimolanti fino alle problematiche relative alla manodoperaNella provincia di Verona si concentra uno dei principali poli di produzione della fragola e quella autunnale vuole ritagliarsi uno spazio sempre più importante. L’associazione presieduta da Mario Scolari raccoglie una quarantina di produttori dei comuni di Zevio, Raldon, Oppeano e Buttapietra. 


Cartello posizionato nel comune di Raldon (Verona)

La fragola autunnale scaligera è stata lanciata trent'anni fa. I volumi odierni sono quantificabili in circa 15mila quintali annui, negli anni scorsi si arrivava fino a 20mila quintali. “Siamo di fronte a un prodotto di eccellenza che ha poca concorrenza ma necessita di cultivar adatte e di farsi conoscere sul mercato nazionale ed estero, sia nei riguardi degli operatori sia dei consumatori, per le sue caratteristiche di qualità e di sapore”, è stato sottolineato nel corso del convegno di sabato. 

Uno dei problemi, spiega il presidente Scolari, è proprio la difficoltà di trovare varietà adatte: "La fragolicoltura primaverile soffre la concorrenza serrata di altri territori nazionali e della Germania, la produzione autunnale può rappresentare uno sbocco importante ma bisogna investire per estendere il calendario produttivo e valorizzare la materia prima: noi ci proviamo. In questa campagna le quotazioni nella prima fase dell'autunno sono state soddisfacenti, ora c'è una flessione, ma è fisiologico". Il prodotto viene venduto nelle catene distributive locali e, in parte viene esportato: "Contiamo di incrementare i volumi per consolidarci", conclude Scolari.

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