Aglio bianco piacentino, semine ai nastri di partenza

Si prevede un leggero incremento delle superfici. Il punto con Francesco Delfanti

Aglio bianco piacentino, semine ai nastri di partenza
Ancora pochi giorni e i produttori di aglio bianco piacentino - prodotto tipico molto richiesto e conosciuto in Italia - effettueranno le prime semine, che registrano un ritardo di circa due settimane rispetto alla normale tabella di marcia.

“Il nostro territorio, quest’anno, dovrebbe incrementare leggermente le superfici della varietà Pallavicino, seme riconosciuto dal Mipaaft", spiega Francesco Delfanti dell’omonima azienda di Monticelli d’Ongina. “In questa prima decade di ottobre, abbiamo avuto temperature superiori alle medie stagionali. Così non si è potuto ancora seminare, per non rischiare di mandare in stress idrico i bulbi. Il leggero ritardo, in ogni caso, non influenzerà in alcun modo la prossima campagna”. 

La produzione 2018, stoccata nelle celle frigo, si contraddistingue per l’ottima qualità e sarà disponibile per la vendita fino a giugno 2019. “L'elevato grado di allicina consente al prodotto locale, altamente conservabile (serbevole), di avere un sapore marcato e molto gradevole”, aggiunge Delfanti. 


Una immagine della Fiera dell'Aglio che si è tenuta dal 5 all'8 ottobre a Monticelli d'Ongina (Piacenza)

In alcuni casi, gli spicchi di aglio piacentino sono ricoperti da una pellicina violacea, tendente al rosso, determinata dalla conformazione dei terreni e dal clima. Una caratteristica, questa, che rappresenta quindi una peculiarità della produzione locale.

“Da luglio ad oggi - conclude l’operatore - abbiamo registrato un andamento di vendita stazionario rispetto alla scorsa campagna. Anche i prezzi sono rimasti praticamente identici. Non appena arriverà un clima più freddo, previsto per fine ottobre-inizio novembre, potremo beneficiare di un consistente incremento dei consumi”. 



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