Piemonte, le patate di Formazza hanno il loro consorzio

Piemonte, le patate di Formazza hanno il loro consorzio
All’inizio sembrava una scommessa, hanno iniziato in nove e ora sono arrivati a formalizzare la nascita del consorzio che coltiva e tutela le patate dei Walser di Formazza (Verbano-Cusio-Ossola). Il percorso per arrivare qui è cominciato due anni fa, ma le intenzioni prendono piede da molto più lontano. Prodotto che da secoli fa parte dell’alimentazione delle genti di montagna, le patate di Formazza sono molto antiche e del tutto originali: coltivate almeno dal Settecento, sono risultate essere uniche nel loro genere, non essendo presenti nella banca dati che cataloga l’esistenza di almeno duemila varietà.  

"Per noi è stato importante essere arrivati a questo punto - afferma il presidente Dionisio Imboden - ci permette di avere un nome, e di lavorare in gruppo. Unire le forze è fondamentale, lavorare singolarmente non consente di arrivare allo stesso risultato. Questo è un primo passo, c’è ancora molto da fare e siamo aperti alla richiesta di chiunque abbia piacere e voglia di unirsi alla squadra. Un gruppo fatto di uomini e donne di Formazza, diversi anche i giovani che hanno colto la sfida". A disposizione ci sono oltre duemila metri quadri di terreni. "E’ un appezzamento ampio - aggiunge Imboden - ma non ancora sufficiente per produrre in base alla richiesta che abbiamo. L’anno scorso le patate sono andate a ruba, quest’anno stiamo ancora concludendo la raccolta". Sono tre i tipi di patate di cui si parla: la Formazza, la Occhi rossi e la Walser, finora coltivate solo le prime due, la terza partirà invece dal prossimo anno.  

"E’ stato fatto un lavoro importante sulle semenze, recuperate dalle dispense delle famiglie formazzine e purificate da virus e impurità all’Università di Firenze in collaborazione con l’istituto agrario di Crodo - spiega il sindaco di Formazza Bruna Papa - per la Walser il processo si sta per concludere. E’ un alimento che fa la storia della nostra comunità e per questo motivo va tutelato e valorizzato. È bello l’impegno delle famiglie nell’aver sposato questa causa".  

L’iniziativa nella sua fase iniziale ha mosso i primi passi all’interno del progetto Pomatt!, un’idea promossa dal Comune di Formazza in collaborazione con l’istituto Oikos e finanziata dalla Fondazione Cariplo che ha portato a fissare alcuni importanti punti che sono poi sfociati nella Walser Häpfla fest.

Fonte: La Stampa