Il ministro Centinaio sprona la Calabria

Il ministro Centinaio sprona la Calabria
“La Calabria, come altre realtà italiane, è l’essenza del ministero dell’Agricoltura e del Turismo, l’agricoltura che serve al turismo e il turismo che serve all’agricoltura”. Lo ha sostenuto il ministro delle Politiche agricole, Gian Marco Centinaio, nella prima tappa della sua visita in Calabria, a Lamezia Terme presso il “Coppi”, organizzazione ortofrutticoli e agrumari. “Onestamente - ha aggiunto il ministro - ho poca conoscenza della Calabria agricola, poca, quella che ho ce l’ho perchè sono di Pavia e a Pavia c’è una grossa comunità calabrese. E quando sono diventato ministro gli amici di origini calabresi mi hanno fatto tutoraggio e mi hanno insegnato a conoscere meglio Calabria. L’obiettivo - ha poi spiegato Centinaio - è quello di tornare spesso in Calabria perchè voglio dare le risposte che l’agricoltura e il turismo calabrese meritano”.

Secondo il ministro delle Politiche agricole, che al “Coppi” ha incontrato il mondo agricolo calabrese ed i vertici di Confagricoltura territoriale, “le piccole produzioni di qualità servono a mantenere il livello qualitativo, le tradizioni, il motivo per cui l’Italia è riconosciuta nel mondo e il motivo per cui i turisti vengono in Italia. Poi ci sono le grandi produzioni, che servono a fare quasi 42 miliardi di export. La Calabria, come altre realtà italiane, è l’essenza del ministero dell’agricoltura e del turismo, l’agricoltura che serve al turismo e il turismo che - ha concluso Centinaio - serve all’agricoltura”.

"La visita del ministro Gian Marco Centinaio è un importante segnale di attenzione verso una regione che, come è noto, lega buona parte della sua realtà e del suo destino economico e occupazionale proprio al sistema agricolo". Si è espresso così il presidente regionale di Confagricoltura Calabria, Alberto Statti nel corso dell’incontro organizzato a Lamezia Terme, nello stabilimento dell’Op Coppi. "Al ministro - ha aggiunto Statti - chiediamo scelte chiare su temi particolarmente avvertiti dagli agricoltori calabresi e lo facciamo con la forza e l’autorevolezza di Confagricoltura che rappresenta le eccellenze produttive della Calabria. Intanto c’è la questione dei pagamenti paralizzati da un sistema informatico che non funziona e da una burocrazia estenuante, le imprese chiedono più velocità, più certezze ed un aiuto concreto per raggiungere anche l’obiettivo della ristrutturazione finanziaria. E’ un problema di non facile soluzione ma siamo certi - ha proseguito Statti - che ci sono tutte le condizioni per risolverlo; siamo lieti di questo primo iniziale confronto con chi oggi ha la responsabilità di governare un settore centrale per l’economia nazionale".

Da parte sua il vicepresidente nazionale di Confagricoltura, Nicola Cilento, ha sottolineato la necessità di avviare il tavolo tecnico ed istituzionale per correggere quanto disposto dalla legge 199 sul caporalato "la condizione attuale - ha sottolineato Cilento - è più che paradossale, abbiamo una norma nata con il giusto e condivisibile intento di contrastare lo sfruttamento del lavoro nero in agricoltura, ma che nella sua formulazione non opera alcuna differenziazione".

Fonte: Giornale di Calabria e Confagricoltura Calabria