Tesco-Carrefour insieme da ottobre. Ma non per i freschi

L'accordo ha un orizzonte triennale, riferimento per l'ortofrutta restano i fornitori locali

Tesco-Carrefour insieme da ottobre. Ma non per i freschi
Diventerà operativa dal prossimo ottobre l’alleanza tra Tesco (principale catena britannica) e Carrefour (secondo player francese) annunciata a inizio luglio. Con l’accordo formale sottoscritto lunedì, decolla una delle partnership più ambiziose e rilevanti del panorama distributivo mondiale. Il patto punta a migliorare il rapporto strategico con i fornitori globali, persegue l'acquisto congiunto di prodotti a marchio proprio per aumentarne la quota (Carrefour vuole passare dal 25 al 33%, Tesco andare oltre l’attuale 50%) e di beni non destinati alla rivendita in un orizzonte temporale triennale. Il tutto ottenendo prezzi di acquisto migliori e contrastando l'avanzata di colossi come Amazon, che stanno rapidamente cambiando le carte in tavola nel settore.



Ma per i prodotti freschi nulla dovrebbe cambiare: rimarranno validi gli accordi presi dalle due aziende con i rispettivi fornitori localiSecondo alcuni analisti, Tesco ha stretto la partnership anche nell’ottica di mitigare il potenziale rischio di corposi aumenti di prezzi da parte dei fornitori nel post-Brexit  

“Ciò che sta succedendo nel resto del mondo e d’Europa dovrebbe succedere anche in Italia, servirebbe maggiore consapevolezza e coraggio”, aveva commento il presidente di Adm, Giorgio Santambrogio all’indomani dell’annuncio dell’accordo. Pochi giorni dopo, a Milano, è stata presentata Aicube, Associazione imprese internazionali indipendenti: la centrale d’acquisto tra Carrefour Italia, Gruppo VéGé e Gruppo Pam, rappresenta 5.200 punti vendita e si fa garante di un’offerta commerciale di qualità a condizioni più vantaggiose per il cliente finale ma anche di una maggiore opportunità a scaffale per i prodotti di marca. 

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