Pomodoro Mutti, al via la campagna di trasformazione

Pomodoro Mutti, al via la campagna di trasformazione
Partita da qualche giorno la campagna di trasformazione del pomodoro 2018, un momento decisivo per un’azienda che da oltre cent’anni produce pomodoro di qualità. Mutti collabora con quasi 700 aziende agricole, con cui stabilisce rapporti consolidati e di lungo periodo. Di queste, circa 440 conferiranno il pomodoro nello storico stabilimento di Montechiarugolo (Parma), e più di 250 in Fiordagosto - in provincia di Salerno - il sito produttivo dedicato alle specialità tipiche del Sud, come i pelati e i pomodori ciliegini. Durante la scorsa campagna il Gruppo ha trasformato 558mila tonnellate di pomodoro fresco, di cui 298mila nello stabilimento parmense e 60mila in quello di Fiordagosto, registrando un incremento significativo della performance produttiva, cresciuta del 9,1% rispetto al 2016. A queste, si aggiungono 200mila tonnellate che sono state trasformate nel nuovo stabilimento di Collecchio Pomodoro 43044, acquisito nel novembre 2017 e il cui ramo d’azienda era stato affittato proprio da Mutti per garantire l’avvio della campagna all’ex Co.Pad.Or, un’importante realtà produttiva del territorio emiliano.  
 
Lo stabilimento di Parma, che produce polpa, passata e concentrato, ritirerà pomodoro fresco coltivato prevalentemente in Emilia-Romagna, con quote minori da Lombardia, Veneto e Piemonte. Allo stabilimento di Salerno verrà conferito pomodoro coltivato principalmente in Puglia nella provincia di Foggia e, in misura minore, in Basilicata e Campania. Il pomodoro Mutti è infatti da sempre 100% italiano, proveniente da aree certificate - ad una distanza media di circa 130 km dai siti produttivi - e rintracciabile fino all’azienda agricola e ai suoi relativi campi, secondo il principio di trasparenza dell’origine geografica del pomodoro che da sempre contraddistingue l’azienda. 

In questo contesto di crescita, nel 2018 sono aumentate anche le assunzioni di personale stagionale all’interno degli stabilimenti, che coinvolgono circa 1200 persone. Quasi la metà è rappresentata da giovani studenti universitari, in un’età compresa tra i 18 e i 25 anni. In Mutti il pomodoro viene trasformato in poche ore dalla raccolta, per mantenere al massimo la freschezza e le caratteristiche naturali del frutto: questo richiede tempestività produttiva e forte competenza in ogni fase del processo. Gli stagionali sono affiancati infatti dal personale fisso, oltre 500 persone, esperte e qualificate nel seguire con cura tutte le fasi del processo e nell'eseguire rigorosi controlli di qualità.  Per questo l’azienda continua ad investire sulle proprie persone, e nel 2017 ha lanciato Mutti Campus, un nuovo progetto di formazione aziendale che ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle competenze tecniche e manageriali delle proprie risorse e alla diffusione di una cultura organizzativa improntata alla costante ricerca della massima qualità. 
 
Nei giorni scorsi, il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Mutti ha ratificato i risultati del bilancio di esercizio 2017, che mostrano un andamento molto favorevole per l’azienda, primo gruppo italiano nella trasformazione del pomodoro. In particolare i dati evidenziano come l’azienda di Parma continui a crescere, come ha sempre fatto negli ultimi vent’anni, chiudendo il 2017 con un fatturato di 260 milioni di euro, con un incremento del 13,5% rispetto all’anno precedente.  
 
Mutti si conferma leader di mercato in Italia e, in un comparto come quello dei derivati del pomodoro in lieve calo, continua il suo percorso molto positivo con una quota valore del 28,7%, in crescita di 0,5 punti, rafforzando ulteriormente la propria leadership sulle categorie polpa, passata, concentrato e specialità e cresce anche su quella dei pelati, in cui guadagna 0,5 punti.  Anche nella categoria sughi, Mutti cresce ottenendo un incremento di 0,5 punti in quota valore e attestandosi come terzo player del mercato. L’azienda parmigiana, che sta fortemente investendo in innovazione di prodotto con l’obiettivo di raggiungere nuovi consumatori e rispondere alle loro esigenze alimentari, registra un forte successo nel segmento delle salse pronte di pomodoro: la Salsa Datterini Mutti è infatti la prima nel mercato Italia in termini di rotazioni e il recente lancio della Salsa Ciliegini ha portato ulteriore dinamismo nel segmento. 
 
Anche nel corso del 2017, in continuità con l’anno precedente, i risultati del Gruppo Mutti mostrano una considerevole crescita delle vendite della filiale francese con una crescita a volume del 19,2%, che alla fine dell’anno ha permesso la conquista della leadership di mercato. Un importante risultato che consolida la posizione di Mutti come marca di riferimento del comparto rosso a livello europeo. A contribuire a questo percorso di internazionalizzazione della qualità made in Italy del pomodoro, si aggiunge la forte crescita anche delle vendite e delle quote di mercato in Germania e nei Paesi Scandinavi, dove la marca si consolida come leader di mercato e aumenta i suoi investimenti in comunicazione. Si riscontra un trend positivo di crescita anche in altri importanti mercati esteri, quali ad esempio Australia, Canada e Israele. Mutti è oggi presente in 95 Paesi del mondo, con un export che pesa il 33% e che cresce di anno in anno a doppia cifra. All’inizio del 2018 è stata avviata anche l’attività di Mutti Us per l’ampliamento e la crescita del mercato americano. 
 
“Possiamo affermare - ha commentato Francesco Mutti, amministratore delegato di Mutti Spa - di aver raggiunto dei risultati soddisfacenti nel corso dell’ultimo anno, per questo continueremo ad investire per crescere e per generare valore, con l’obiettivo di accelerare il percorso di internazionalizzazione ed innovazione intrapreso, mantenendo quel forte radicamento territoriale che fa parte dei nostri valori”.

Fonte: Ufficio stampa Mutti