La bellezza dell'ortofrutta per coprire le svastiche

Lo street artist «Cibo» combatte l'odio con i colori dei nostri prodotti

La bellezza dell'ortofrutta per coprire le svastiche
Combattere l'odio con la bellezza e i colori. Questa la filosofia del 36enne Pier Paolo Spinazzè, in arte "Cibo". Uno street artist che da una decina d'anni ha avviato un progetto per coprire le scritte e i simboli d'odio fascisti e razzisti presenti sui muri pubblici coprendoli con murales di frutta e verdura. Dalle angurie alle fragole, dagli asparagi alle mele. Ma non solo. Per Cibo, infatti, il patrimonio gastronomico è una continua fonte d’ispirazione. 

"L'agricoltura è l'orgoglio dell'Italia - dice a Italiafruit News - penso che le città siano dei grandi musei e quindi voglio che siano belle".

L'artista lavora prevalentemente nell'area del Veronese, dove è ormai conosciuto, tanto che alcuni sindaci locali lo contattano per recuperare le situazioni urbane più critiche e degradate. Ha realizzato, di recente, anche una maxi opera per l'azienda Apo Scaligera (nella foto sottostante), al fine di valorizzare la sede principale di Santa Maria di Zevio. 



Sempre a Zevio ha sviluppato un progetto dedicato ai cinque colori della frutta e verdura in due asili. "Diversificare il consumo - sottolinea Cibo - è molto importante nell'alimentazione, come anche nella vita: chi si isola è perduto. I bambini sono entusiasti delle mie opere, comprendono il messaggio educativo e la ricchezza dell'ortofrutta. A loro dobbiamo saper tramandare anche la cultura del territorio, per questo disegno spesso frutti o ortaggi tipici del luogo. Faccio questo, come volontario, per essere un esempio positivo e motivare altri street artist a rendere stupende le proprie città".

Il settore dell'ortofrutta italiana può trarre beneficio dall'attività di Cibo? Forse. Di sicuro, la sua storia ci insegna che la frutta e la verdura rappresentano non solo i soggetti ideali per rigenerare e rendere più armoniosi alcuni luoghi delle nostre città, ma anche per comunicare messaggi importanti a un vasto pubblico. L'idea di eliminare lo "sporco" - e quindi il "brutto" - puntando sulle forme e sui colori dei prodotti ortofrutticoli, concettualmente puliti e integri, "belli" per eccellenza, non è banale. Vedere (qui sotto), per credere.









L'abaco delle stagioni 


Lavoro realizzato in un asilo di Parigi per conto dell'Ambasciata italiana in Francia

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