Weekend di bombe d'acqua e grandine nel Nord Italia

Weekend di bombe d'acqua e grandine nel Nord Italia
Il maltempo continua a colpire a macchia di leopardo in tutte le regioni d’Italia. Numerose sono le segnalazioni delle aziende agricole che si ritrovano impotenti davanti alla forza della natura, che, con brevi ma violenti episodi, distrugge in un attimo il lavoro di mesi. Stiamo assistendo a uno sconvolgimento climatico senza precedenti con fenomeni di maltempo improvvisi.

Nel weekend appena trascorso, piogge e grandine hanno interessato soprattutto le regioni del Nord e del Centro Italia. Partiamo dall'Emilia-Romagna, dove si segnalano danni in provincia di Ravenna, in particolare nel Faentino, da Casola Valsenio a Brisighella, da Granarolo a Reda. La Coldiretti locale registra perdite ingenti - con l’80-90% dei raccolti compromessi - per la frutta matura e in maturazione, dalle pesche alle albicocche fino a vigneti, uliveti e kiwi. Importanti, purtroppo, anche i danni sul mais, su tutte le colture da seme e sui vegetali. 

Oltre a Ravenna, il maltempo ha toccato la Bassa Imolese, dove "oltre 160 millimetri di pioggia, quasi quanto in un intero anno, si sono abbattuti nelle campagne fra Sesto, Molinella e Medicina", come spiega Coldiretti Bologna. La bomba d’acqua ha allagato campi e strade, ma ha anche portato grandine e vento forte. "I danni potrebbero aggirarsi su diversi milioni di euro". Le colture più colpite? Vigneti, le colture da seme non ancora raccolte come barbabietole e mais. Ma anche patate e cipolle, che in questo periodo sono in fase di raccolta.

Sale in conto dei danni anche in provincia di Forlì-Cesena. "Colpita - secondo la Coldiretti locale - in particolare la campagna a ovest di Forlì, quella tra Villanova e Villagrappa, portando grandine di notevole dimensione e violente raffiche di vento. Il fronte temporalesco si è poi spostato in collina sconfinando da Bertinoro verso il Cesenate dove ancora la grandine, seppur con chicchi più piccoli, ha sferzato duro le colture in campo".

In Lombardia, le conseguenze peggiori - ha spiegato la Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza - si sono registrate nell'area di Vimercate (Monza Brianza), dove una forte grandinata ha investito decine di ettari di campi coltivati. "I chicchi hanno centrato in pieno ogni coltura - racconta Giuliano Fumagalli, imprenditore agricolo - dai cereali agli ortaggi. Dei miei 60 ettari circa, almeno 30 sono stati investiti dalla tempesta: mais e soia sono stati completamente rovinati. Anche i quattro ettari che coltivo con pomodori e zucche sono stati distrutti completamente. Prima è arrivata la grandinata, poi è venuta giù anche tantissima acqua".

Nel Milanese, invece, una tromba d'aria con grandine ha colpito la zona di Carpiano. "Qui da noi - riferisce Nicola Taveggia, imprenditore agricolo di Cascina Nuova - le conseguenze sono state pesanti: il vento fortissimo ha allettato il mais, ma è stato danneggiato anche il riso. Diversi alberi sono stati sradicati".

In Piemonte il maltempo si è abbattuto su vigneti, noccioleti e campi di cereali in provincia di Asti. Improvvisi e violenti fenomeni temporaleschi si sono abbattuti anche sul Levante ligure causando frane, smottamenti e danni alle coltivazioni. Secondo il monitoraggio di Coldiretti La Spezia, ad avere la peggio sono stati vigneti, uliveti e coltivazioni orticole nel territorio che va da Framura a Levanto. Fulmini e saette caduti hanno causato anche temporanee interruzioni della corrente elettrica con conseguenti disagi. “Quella che stiamo vivendo in riviera - ha affermato il presidente di Coldiretti La Spezia Sara Baccelli - è una pazza estate e questi fenomeni registrati rischiano di non essere gli ultimi. Il terreno fragile della nostra provincia non ha retto alla violenza del maltempo riversandosi sulla strada, e possiamo ritenerci fortunati del fatto che parte della bomba d’acqua si sia scaricata in mare. La vite, quasi pronta per la vendemmia, ha subito danni a causa della grandine che si è abbattuta con chicchi grossi come palline da ping-pong, così come le olive cadute a terra sotto il peso della pioggia e del forte vento, mentre le coltivazioni di cavoli e zucchine sono andate distrutte. Adesso, anche per noi, inizierà la conta dei danni”.

Fonte: Coldiretti - Il Giornale - Corriere Nazionale