Pesche del Sud, il calibro risveglia il mercato

Mennone (Alsia): buone vendite, ma solo per le pezzature elevate

Pesche del Sud, il calibro risveglia il mercato
"Il mercato delle pesche del Sud Italia si è risvegliato, ma solo per le produzioni di elevata pezzatura". Così Carmelo Mennone, esperto e responsabile dell'Azienda sperimentale Pantanello dell'Alsia (Agenzia lucana di sviluppo e di innovazione in agricoltura), commenta l’andamento di questa campagna peschicola meridionale, segnata da problemi produttivi nelle zone precoci, come il Metapontino, e da vendite non soddisfacenti nella fase di avvio.

"Le difficoltà commerciali - evidenzia Mennone - nelle ultime due o tre settimane sono rientrate. Tuttavia - prosegue - si vende bene, e a prezzi soddisfacenti, solo il prodotto di elevato calibro, A o AA. La pezzatura, in un certo senso, va a oscurare tutte le altre caratteristiche di qualità", come ad esempio il sapore, l'aromaticità o l'aspetto.

Ma il problema ancora più strutturale, secondo l'esperto, riguarda sempre la distribuzione del valore nella filiera agricola. "I prezzi alla produzione delle drupacee, a parità di prodotto, sono stabilmente inferiori di quattro o cinque volte rispetto a quelli che si trovano sui banchi dei supermercati, talvolta distanti poche centinaia di metri delle aree di raccolta”.

Per Mennone, quindi, la risoluzione dell'arcinota questione legata alla filiera dei prezzi nella supply chain è "oramai vitale per il futuro della frutticoltura".

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