Attualità
Ceta, l'Aicig chiede la creazione di un tavolo tecnico
Istituire un tavolo tecnico nazionale che possa valutare gli esiti di applicazione del Ceta: questa è la richiesta che l’Aicig, Associazione italiana consorzi indicazioni geografiche, formula al ministro delle Politiche agricole Gian Marco Centinaio, alla luce della sua presa di posizione nei confronti dell’accordo bilaterale tra Italia e Canada. I dubbi manifestati dal titolare del dicastero dell’Agricoltura sono riferiti alla vantaggiosità o meno di tale accordo per il nostro Paese, considerando che - come si legge nella nota ufficiale diffusa dal Mipaaf - con esso "solo 41 Igp italiane su 249 sarebbero tutelate sul mercato canadese".
Aicig, a tale affermazione intende rispondere con il suo presidente Cesare Baldrighi e con un chiaro intento propositivo: “Siamo d’accordo - afferma - con il ministro Centinaio rispetto alla necessità di arrivare a una oggettiva valutazione degli effetti del Ceta sull’economia agroalimentare nazionale. È utile, anzi necessario, istituire un tavolo tecnico nazionale che valuti bene gli esiti di applicazione del Ceta e la successiva previsione. Al tavolo non dovrà mancare la presenza dell’Associazione dei Consorzi di tutela (Aicig) per portare dati oggettivi, numeri concreti e verificare l’effettiva applicazione dei contenuti dell’accordo rispetto ai prodotti Dop e Igp, al fine di formulare un giudizio completo, obiettivo e definitivo”.
L'Aicig rappresenta 70 realtà consortili relative a denominazioni agroalimentari (vini esclusi) italiane, rappresentative di circa il 95% delle produzioni italiane ad indicazione geografica. A essere maggiormente rappresentati in essa sono i prodotti caseari (23 denominazioni), gli ortofrutticoli e cereali, freschi e trasformati (22 denominazioni), i prodotti a base di carne (11 denominazioni), gli oli (8 denominazioni), le carni fresche e gli aceti balsamici, entrambi con 2 denominazioni ciascuno. A oggi sono 296 le Indicazioni geografiche italiane (vini esclusi), a fronte di 1.427 a livello europeo. Il valore economico delle Dop e Igp italiane ammonta a circa 15 miliardi di euro (fonte portale Eu Door).
Fonte: Ufficio stampa Aicig