Delega al Turismo a Centinaio, Fedagro preoccupata

Delega al Turismo a Centinaio, Fedagro preoccupata
Il presidente di Fedagromercati nazionale, Valentino Di Pisa, commenta l’operato del Governo dal giorno dell’insediamento ad oggi.

“Ad un mese e più dalla formazione del nuovo Governo - dice - vorrei fare un esercizio di analisi dei primi risultati e una verifica degli impegni presi. Nello specifico mi riferisco all’intervento fatto dal Ministro Di Maio durante l’ultima assemblea di Confcommercio, in cui ha profuso elogi, promesse ed impegni a favore del mondo delle piccole e medie imprese. Vero è che non è passato molto tempo, per cui sarebbe presto trarre delle conclusioni finali; certo è, invece, che il primo provvedimento, cosiddetto Decreto Dignità, non va sicuramente, almeno nella prima stesura, verso la direzione promessa. In un periodo fortemente complesso come quello che stiamo attraversando, questo Decreto non agevola sicuramente le piccole e medie imprese italiane, non favorisce certo la flessibilità del mercato del lavoro, non sarà certo una stretta alla precarietà, piuttosto testimonia una scelta unilaterale e non concertata come ha già avuto occasione di affermare anche il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli".

"Venendo, invece, al mondo con cui mi confronto quotidianamente, quello agroalimentare, vorrei esprimere la mia preoccupazione per la delega al Turismo in capo al ministro Centinaio. Riconoscendo il valore imprescindibile del turismo per il nostro Paese, nonché le conoscenze del Ministro in questo settore, non vorrei che la direzione intrapresa possa mettere a rischio le attività più strettamente correlate all’agroalimentare, passando queste in secondo piano e oscurando così il loro effettivo valore. E’ sicuramente lodevole collegare le due dimensioni, che rappresentano due ambiti fortemente competitivi per il nostro Paese, valorizzando il food ed il Made in Italy italiano all’estero, ma dobbiamo ricordarci che l’agroalimentare non è solo questo: ci sono molti segmenti della filiera, come quello del fresco, che hanno bisogno di promozione e che necessitano di un discorso più approfondito e strettamente tecnico sia da un punto di vista agricolo che economico-imprenditoriale per rilanciare migliaia di aziende italiane nonché le loro attività".

Fonte: Ufficio stampa Fedagromercati nazionale