Contro i raggi solari serve tanta ortofrutta

Contro i raggi solari serve tanta ortofrutta
Una crema protettiva (anche 50+) e un paio d’occhiali da sole non sono veramente efficaci contro i raggi solari, soprattutto gli Uvb, quelli che creano danni alla salute, anche gravi come i tumori. Come molti aspetti di una vita sana ed equilibrata, anche la protezione in spiaggia passa attraverso l’alimentazione: mangiare in modo salutare è importante durante tutto l’anno, ma prima e durante l’esposizione al sole, tipica dell’estate, è fondamentale consumare certi tipi di alimenti che aiutano ogni aspetto della protezione della pelle. Ad “indagare” sulle abitudini alimentari in spiaggia degli italiani, e a stilare cinque consigli fondamentali da seguire, ci ha pensato l’Osservatorio nutrizionale Grana Padano che ha indagato sull’alimentazione di 6.250 adulti, 56% donne e 44% uomini, verificando che il loro apporto di nutrienti protettivi quotidiani per combattere i possibili danni del sole è insufficiente. 

Dallo studio emerge infatti che due porzioni di verdura al giorno non sono introdotte dal 38% degli intervistati e sono soprattutto gli uomini, il 45%, a consumare meno di due porzioni di verdura rispetto alle donne, che sono invece rappresentate dal 33% del campione intervistato.

Consumano meno di due frutti al giorno il 28% del campione, senza grandi differenze nei due sessi. Il pesce non è consumato due volte a settimana dal 45,6% degli intervistati e l’abitudine a utilizzare una porzione di noci o frutta secca è solo del 22%. Dallo studio emerge che l’apporto alimentare di grassi protettivi, conosciuti come omega3 e omega6, è basso: l’energia introdotta con questi alimenti, infatti, è mediamente inferiore al 5%, mentre i livelli di assunzione raccomandati sono il 5-10% dell’energia totale giornaliera. 

Inoltre, lo studio evidenzia che i fumatori hanno un minor consumo di vegetali e frutta: il 47% degli intervistati che fuma non mangia due porzioni di verdura e il 41% non consuma due frutti al giorno. Il 49% dei fumatori non gradisce molto il pesce e non lo mangia due volte a settimana. Anche l’acqua è insufficiente: nonostante esporsi al sole aumenti il rischio di disidratazione, il 36% del campione non s’idrata sufficientemente e beve meno di otto bicchieri di acqua al giorno.

Ecco che allora, tra le principali azioni da intraprendere per proteggere la pelle dal sole, è fondamentale integrare la dieta con alimenti naturalmente ricchi di antiossidanti, contenuti soprattutto in frutta, verdura e oli vegetali: verdure ricche di beta-carotene, quindi Vitamina A, e frutta contenente Vitamina C, e la Vitamina E contenuta in olio extravergine d’oliva e frutta secca; importanti sono anche i minerali per nutrire la sottocute, e quindi soprattutto latte e derivati, cavoli e legumi. Tra le misure fondamentali c’è poi sicuramente il bere tanta acqua, che previene la secchezza della pelle; ovviamente, fumo e alcol non aiutano a proteggersi dal sole, in quanto contribuiscono all’invecchiamento della pelle e al suo danneggiamento. E, ovviamente, usare sempre la crema protettiva.

“Si parla molto di ossidazione cellulare - ha osservato la Dottoressa Michela Barichella, dietologa e direttore UOS di Dietetica e Nutrizione Clinica a Milano e membro del Comitato Scientifico dell’Osservatorio Grana Padano - ma non abbastanza delle cause: una di queste è certamente l’eccessiva esposizione al sole. Abbiamo sempre più dati che confermano che una dieta ricca di vitamine e sali minerali combatte i radicali liberi e protegge il nostro corpo dai danni ossidativi. È fondamentale mangiare le cinque porzioni al giorno di frutta e verdura e assicurarsi la giusta quantità di omega3 con pesce e frutta secca”. 

Fonte: Wine News