Mercati, luglio parte con il piede sbagliato

Da Milano a Udine, da Firenze a Roma, contrattazioni e prezzi in calo

Mercati, luglio parte con il piede sbagliato
Inizio di luglio con il segno meno nei principali Mercati: gli operatori intervistati da Italiafruit News riferiscono di una flessione dei volumi commercializzati ma anche dei prezzi. “La scorsa settimana abbiamo registrato una discesa costante e continua dei consumi per tutti i principali articoli e anche ieri, lunedì, le contrattazioni sono state fiacche”, dice Salvatore Musso dall’Ortomercato di Milano. “I prodotti più gettonati sono pesche e nettarine, mentre le angurie restano in fase di stallo e per i meloni assistiamo a una lenta ripresa. Un po’ più ricercate, soprattutto nella giornata di ieri, ciliegiealbicocche”. “Sono ormai diversi anni che luglio è il mese in cui il fatturato scende ai minimi termini nel periodo estivo, anche rispetto ad agosto, considerato da sempre il mese delle vacanze”, conclude l’operatore dell’Ortomercato lombardo.

“Dopo un giugno tutto sommato abbastanza positivo, luglio è cominciato con un calo”, la testimonianza di Tomaso Pavan, imprenditore al Mercato di Udine. “La frutta estiva procede tra alti e bassi e risente del clima ancora instabile che oltre alle contrattazioni ha condizionato la campagna produttiva in molte aree vocate, come nel caso dei meloni mantovani. Anche le vacanze estive non sono realmente partite: ieri qui in Friuli ha piovuto, nelle spiagge della nostra regione si vede ancora poca gente, i consumi ne risentono”.  



“In ogni caso - prosegue Pavan (foto sopra)pesche e nettarine hanno un buon giro, si affacciano sul mercato le albicocche italiane di qualità, mentre per quanto riguarda meloni e angurie, archiviato un lungo periodo caratterizzato da sovrapproduzione, in questa fase non c’è molta disponibilità ma neppure tanta domanda. I prezzi, per queste referenze, hanno ripreso lievemente quota dopo il periodo molto difficile tra metà e fine giugno. Anche in questo caso, servirebbe il caldo per spingere le vendite…”

Parla di “flessione di prezzi e volumi” Aurelio Baccini, grossista del Mercato di Firenze: “Alle spalle un giugno altalenante, pensiamo che anche luglio possa avere la stessa intonazione: siamo in linea con valori e volumi del 2017, a modificare il quadro servirebbe un’estate dal caldo torrido ma le premesse non sembrano esserci. Tra i prodotti notiamo che il grosso delle albicocche italiane è a fine corsa, mentre c’è qualche movimento, nel senso di cambiamento di referenze, tra le verdure”. 



Tra le quotazioni del listino prezzi del Car di Roma relativo a domenica, albicocche nazionali in una forbice compresa tra 1,20 e 1,80 euro, ciliegie italiane tra 2 e 6 euro, nettarine tra 0,60 e 1,60 euro, pesche tra 0,60 e 1,60 euro, susine tra 0,70 e 1,80, angurie tra 0,15 e 0,90, pomodori tra 0,90 e 2,50, meloni tra 0,70 e 2,30 euro il chilo.

Le rilevazioni di Italmercati, Unioncamere e Bmti relative alla prima settimana di luglio nei maggiori Centri agroalimentari della penisola evidenziano infine un aumento di disponibilità delle susine, un calo dei prezzi per albicocche e piccoli frutti, il via alla stagione produttiva delle patate

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