Tesco e Carrefour insieme: «Prezzi più bassi»

Il patto interesserà fornitori e brand. Adm: l'Italia prenda esempio

Tesco e Carrefour insieme: «Prezzi più bassi»
Se l'Europa, a livello politico, resta un patchwork, nella distribuzione sembra esserci più visione comune e unità d’intenti. Proseguono, infatti, le grandi alleanze nel settore: i colossi della Gd Tesco e Carrefour (171 miliardi di dollari di vendite annuali in due) hanno annunciato ieri un patto strategico “di lungo periodo” che riguarderà, tra le altre cose, il rapporto con i fornitori, l’acquisto congiunto di prodotti a marchio proprio ma anche di beni non destinati alla vendita.L’alleanza, si legge in una nota congiunta della società francese e di quella britannica, consentirà di “migliorare la qualità e la scelta dei prodotti, praticare prezzi ancora più bassi e aumentare la competitività”. Parallelamente, “ogni società continuerà a lavorare con i propri produttori locali e nazionali”.

Si tratta di un ulteriore tassello nello strategico puzzle delle alleanze che sta componendo Carrefour, reduce dalle recenti partnership con Google per l’ecommerce e con il retailer francese Système U per gli acquisti nazionali. Risale a due mesi fa, invece, la notizia di un altro patto strategico, quello che ha originato la maxi-fusione da 51 miliardi di sterline di ricavi e 2.800 punti vendita tra Sainsbury's e Asda, seconda e terza catena della grande distribuzione del Regno Unito.



Non sono noti i termini finanziari dell’accordo, che avrà una durata iniziale di tre anni e sarà finalizzato nei prossimi due mesi. “Motore” delle sinergie nel settore sembra essere l’online, sempre più strategico: molti analisti interpretano l’intesa annunciata ieri come un tentativo di far fronte all’avanzata di Amazon e di altre società di ecommerce.

Soddisfatti i vertici delle due realtà coinvolte: “Lavorando insieme e sfruttando al massimo le rispettive competenze collettive di prodotto e capacità di approvvigionamento, saremo in grado di servire i nostri clienti ancora meglio progredendo sui fronti della scelta, della qualità e del valore", ha dichiarato Dave Lewis, Ceo di TescoE l’omologo di Carrefour, Alexandre Bompard, ha sottolineato che “l’alleanza combinerà le competenze di acquisto di due leader mondiali con una copertura geografica complementare e strategie comuni”.


Reparti ortofrutta di Carrefour e (in alto) di Tesco 

Di diverso segno le reazioni nel nostro Paese: “Ciò che sta succedendo nel resto del mondo e d’Europa dovrebbe succedere anche in Italiaservirebbe maggiore consapevolezza e coraggio”, il significativo commento a caldo del presidente di AdmGiorgio Santambrogio.

Coldiretti vede invece delle insidie nel “patto della Manica”: per l'accentuazione dello squilibrio di forze nella filiera, ma non solo. “L’etichetta nutrizionale a semaforo sugli alimenti adottata dalla grande distribuzione commerciale in Gran Bretagna e in Francia boccia ingiustamente quasi l’85% in valore del Made in Italy a denominazione di origine (Dop)”, l’allarme lanciato dalla confederazione guidata da Roberto Moncalvo. “L’alleanza non solo aumenta pericolosamente lo squilibrio di potere contrattuale tra pochi grandi gruppi della grande distribuzione commerciale e le imprese agricole, ma rischia di consolidare in Europa un sistema di etichettatura fuorviante discriminatorio e incompleto che finisce per escludere paradossalmente dalla dieta alimenti sani e naturali per favorire prodotti artificiali di cui in alcuni casi non è nota neanche la ricetta”. 

Tiepida la reazione della Borsa: dopo l’annuncio il titolo di Tesco, quotato a Londra, è rimasto piatto, mentre Carrefour, a Parigi, ha messo a segno un +0,50%.

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