Frutta fresca confezionata, leva per aumentare i consumi

In Francia studio di Florette: il 94,5% dei bambini attratto dai prodotti sbucciati e pronti

Frutta fresca confezionata, leva per aumentare i consumi
La IV Gamma come leva per aumentare i consumi di frutta dei bambini, una risorsa da sfruttare anche nella ristorazione scolastica, dove i prodotti tagliati e pronti al consumo potrebbero ridurre di un terzo gli scarti alimentari. E' quanto emerge da uno studio condotto in Francia da Florette, in collaborazione con Nutrikéo e l'Associazione dei direttore della ristorazione collettiva.

Lo studio ha coinvolto un campione di 829 studenti di due scuole primarie di Parigi. Il primo giorno è stata loro servita per pranzo una mela intera, il secondo giorno una bustina con mela e ananas sbucciati, tagliati e pronti da mangiare. A fine pasto ai giovani è stato sottoposto un questionario ed è stata anche calcolata la quantità di frutta scartata.



Il 94,5% dei bambini intervistati si è detto maggiormente attratto dalla frutta di IV Gamma, il 90% ne ha apprezzato il gusto e la vorrebbe mangiare nuovamente. Quasi l'89% dei bambini ritiene che la frutta già tagliata sia più comoda da mangiare e per circa l'83% la porzione è adeguata (contro, rispettivamente, il 59,3 e il 57,4% per il frutto intero).

Conseguentemente la quota e il costo degli sprechi alimentari si sono ridotti di un terzo. Ma la frutta fresca tagliata e confezionata fa risparmiare anche il 25% del tempo di preparazione al personale della mensa. Secondo Florette questa soluzione può aiutare ad aumentare il consumo di frutta tra i bambini grazie a porzioni più adatte e una maggiore varietà di frutti offerti.

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