Mercati, la crisi di Milano fa tremare gli operatori

Vasta: «Vicini al punto di non ritorno, martedì riunione». Di Pisa: «Urge un Piano di settore»

Mercati, la crisi di Milano fa tremare gli operatori
“Abbiamo letto con sconcerto i dati, siamo più preoccupati di prima: da malato, il Mercato di Milano è diventato malato grave e se non si farà qualcosa rischia il coma irreversibile…”. Fausto Vasta, presidente dei grossisti milanesi di Ago-Fedagro commenta con una battuta i numeri dell'Annuario di settore pubblicati ieri da Italiafruit News. Che hanno avuto l'effetto di una deflagrazione tra gli operatori: per martedì prossimo è stata indetta una riunione straordinaria per cercare soluzioni urgenti. "Qualcosa bisogna fare, e in fretta", dice Vasta. Preoccupa il calo dei volumi, ma anche dei mezzi in entrata in Mercato. “Stiamo scontando ritardi decennali della struttura a livello di gestione e di regolamento, quest'ultimo vecchio ormai di 50 anni, con usi e costumi ampiamente superati”, aggiunge. 



“Operiamo in una location non appetibile per la Gdo e quando ci vengono a trovare delegazioni estere c’è da vergognarsi per i difetti, le criticità e la sporcizia di un Mercato non al passo con i tempi su tutti i fronti, anche quello degli orari. Altro punto la clientela: il 60% è composta da stranieri che punta tutto sul prezzo e non sulla qualità, la merce resta in magazzino fino a quando le quotazioni non si ridimensionano. Siamo rimasti sorpresi dai numeri e dal calo dell’importanza del nostro Ortomercato. E se non ci diamo una mossa, privato e pubblico insieme, la situazione rischia di precipitare. Siamo vicini al punto di non ritorno”.



“Serve un nuovo Piano Mercati, serve coinvolgere la politica che deve rendersi conto dell’importanza strategica dei Centri agroalimentari all’interno della filiera”, dice Valentino Di Pisa, presidente nazionale dei grossisti di Fedagro-Confcommercio. “I dati dell’Annuario confermano il trend negativo di gran parte delle strutture; c’è un calo generalizzato, pur con alcune eccezioni, particolarmente pesante nel caso di Milano, dove emerge la necessità di realizzare al più presto la nuova struttura. Il progetto c’è ed è stato approvato in Consiglio comunale, ma non se ne parla più da tempo. E ciò è preoccupante”.

“Il rilancio dei Mercati - aggiunge Di Pisa - deve passare dagli operatori grossisti ma non compete solo a loro: dobbiamo pretendere di sederci attorno a un tavolo con la politica per discutere di gestione, di organizzazione e di tutti gli altri temi caldi. Va invertita una tendenza al ribasso che, fatte salve alcune realtà, prosegue ininterrotta da anni. Il tempo stringe: è il momento di passare dalle parole ai fatti”.

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