Agrumi, più irrigazione contro la cascola

Agrumi, più irrigazione contro la cascola
La cascola di giugno si avvia verso la conclusione ed è avvenuta soprattutto a carico dei frutti allegati della fioritura più tardiva. Le piante sottoposte a stress idrico sono più soggette a questo fenomeno fisiologico e devono essere sostenute in questo periodo con l’irrigazione. La cascola è un fenomeno naturale che rientra nel normale equilibrio fisiologico della pianta che non sarebbe in grado di portare a maturazione tutti i frutti allegati e tende ad eliminare parte della potenziale produzione.

La nuova vegetazione è ormai molto sviluppata e i tessuti sono induriti diventando così poco idonei ad ospitare le colonie di afidi. Le infestazioni tendono a regredire spontaneamente e sono da attenzionare solo nei giovani impianti e reinnesti dove l’afide verde (Aphys spiraecola), in particolare, può provocare l’arresto della crescita nei giovani germogli, deformazioni nelle foglie e debilitazione delle piantine. Nelle colonie deve essere verificata la presenza di predatori come Scymnus spp., Coccinella spp., Crisopa spp. e dei parassitoidi specifici come il Lysiphlebus spp. che operano un ottimo controllo biologico delle infestazioni.

Negli agrumeti della piana di Catania sulla nuova vegetazione non sono ancora molto evidenti infestazioni di altri insetti produttori di melata, come alcune cocciniglie e “mosche fioccose”.
Il monitoraggio visivo in campo permette di verificare la diffusione di importanti cocciniglie come la “cocciniglia bianca” (Aspidiotus nerii) su limone, o la cocciniglia nera (Parlatoria ziziphi) in agrumeti molto fitti, nonchè di cocciniglie produttrici di melata come la Protopulvinaria pyriphormis e la cocciniglia “mezzo grano di pepe” (Saissetia oleae). Quest’ultima, praticamente scomparsa nell’ultimo decennio dagli agrumeti siciliani, torna ad essere presente anche se con popolazioni contenute numericamente. Questo ritorno potrebbe trovare spiegazione nella distruzione degli antagonisti naturali di questi coccidi (Metaphycus spp. e alt.) con gli antiparassitari sistemici di ultima generazione di comune diffusione negli agrumeti.

L’emissione di melata da parte di questi insetti, costituita da soluzioni zuccherine, attira altri insetti glicifagi, tra cui formiche di diverse specie. Su giovani impianti e reinnesti queste ultime possono provocare gravi danni allo sviluppo vegetativo a causa delle rosure che provocano con le mandibole sui rametti.
Nel periodo deve essere monitorata con attenzione la presenza sulle giovani foglioline della minatrice serpentina (Phyllocnistis citrella).

Fonte: Sias Regione Sicilia