Apofruit: ok fatturato e liquidazioni, bio e web strategici

I dati di bilancio e le strategie del Gruppo. Bastoni: inizio 2018 positivo, nuovi progetti

Apofruit: ok fatturato e liquidazioni, bio e web strategici
Apofruit cresce e diversifica: il bilancio 2017 del Gruppo evidenzia una sfilza di segni "più" “mentre i primi mesi del 2018 - spiega a Italiafruit News il direttore generale Ilenio Bastoni - confermano il trend positivo, con un progresso particolarmente significativo, tra il 15 e il 20%, per il biologico”. Il consolidamento passa da ulteriori aggregazioni, un ampliamento varietale, ma anche da canali commerciali alternativi, come l’online, per il quale l’azienda presenterà a breve novità a livello progettuale e logistico.

I numeri presentati all’assemblea dei soci dalla cooperativa ortofrutticola con sede centrale a Cesena, che conta 12 stabilimenti di lavorazione e 15 centri di ritiro nelle regioni più vocate, evidenziano un fatturato di 322 milioni di euro (+10% rispetto ai 291 milioni del 2016), un volume conferito di 270 mila tonnellate, in linea con l’anno precedente, un patrimonio netto di 101 milioni di euro e un utile di 900mila euro

Il valore liquidato ai soci nel 2017 è stato pari a 131,6 milioni di euro, 2,9 milioni di euro più del 2016. I prezzi medi di liquidazione della campagna invernale, resi noti in occasione delle assemblee di bilancio, sono lievitati del 20%. 

“La bontà dell’annata - prosegue Bastoni - è evidenziata anche dal fatto che sono rimasti inalterati i volumi ma è cresciuto il fatturato di 31 milioni. Una crescita perseguita con l’obiettivo di rendere l’azienda più competitiva e più efficiente. In ascesa anche il numero dei soci, a testimonianza della capacità di soddisfare varie esigenze, tra cui la stabilizzazione del reddito delle aziende agricole attraverso l’innovazione varietale, la valorizzazione dei prodotti su nuovi mercati, l’aumento delle liquidazioni ai soci”. “Il 2018 - aggiunge il direttore - è iniziato bene: firmerei per chiudere l’anno con la stessa crescita conseguita nel 2017”.



Complessivamente gli associati sono incrementati di 55 unità (saldo attivo tra 209 recessi e 304 nuove ammissioni) raggiungendo quota 3.287. “Ma ciò che conta veramente - commenta il presidente di Apofruit Italia Mirco Zanotti - è l’ulteriore aggregazione con aziende i cui produttori sono diventati parte del nostro patrimonio sociale. Ciò ha portato ad un aumento della dimensione media delle nostre imprese agricole socie”. 
 
Il biologico ha portato in dote a Apofruit Italia 100 milioni di euro di fatturato con la prospettiva di una ulteriore crescita. Per quanto riguarda le singole specie frutticole, ottimi risultati sono arrivati - come si legge in un comunicato - dalla coltivazione e commercializzazione del kiwi giallo e di alcune varietà di mele a club come Pink Lady, che saranno affiancate a breve da nuovi progetti come quelli inerenti le mele Joya e Regal You. 

piccoli frutti, commercializzati con il marchio “Chicche di natura” dedicato a lamponi, mirtilli, more, ribes, hanno superato i mille quintali di prodotto e si va verso il raddoppio delle superfici dedicate. “Un progetto - evidenzia Bastoni - che ci ha permesso di sviluppare più di 1,5 milioni di euro di fatturato con risultati positivi per i nostri soci”. 

E ancora l’esportazione, soprattutto per via aerea, che ha visto nel 2017 un incremento del fatturato del 57% sul 2016: continua a rappresentare un elemento strategico, con il Medioriente in prima linea.

Valori positivi anche per le società del Gruppo Apofruit Italia, Canova e Mediterraneo Group.
Nel 2017, infine, Apofruit ha acquisito una partecipazione in Fruttaweb società di commercializzazione on line dei prodotti ortofrutticoli forte di cinquemila accessi e circa 100 ordini al giorno. “Il 2017 - afferma Bastoni a questo proposito - ha chiuso con vendite per un milione e 200 mila euro e per il 2018 abbiamo in cantiere importanti progetti di espansione che dovrebbero portare ad una ulteriore crescita significativa. Il nostro obiettivo, infatti, è consegnare tramite l'online prodotti particolari ed eccellenze del territorio che i consumatori non troverebbero nei canali tradizionali”.

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