La grandine fa danni anche in Basilicata

La grandine fa danni anche in Basilicata
Due, massimo tre minuti di un inferno che si è scatenato sotto forma di grandine, “talmente tanta che, una volta a terra, pareva neve”. E’ quanto accaduto due giorni fa in diverse zone della Basilicata e che, dalla Valle del Sinni al Metapontino, ha fatto registrare danni ingenti. Una delle zone più colpite è a Nova Siri, come ci segnala Giuseppe Corrado, dove diversi agricoltori hanno letteralmente visto sfumare in pochi minuti il lavoro di un intero anno. Come quello di Vincenzo Timpone. “La grandine è caduta abbondante - spiega - era appuntita, è stata come una lama di coltello sui frutti”.

I frutti del duro lavoro di Vincenzo sono le albicocche. Ne ha di tutti i tipi e varietà, dalle primizie alle tardive, in una decina di ettari che, in totale, fanno contare duemila quintali di prodotto. Ancora è presto per quantificare la perdita in termini economici, ma Vincenzo ci spiega che “ad occhio, il 50-60% della raccolta è andata perduta”.

Ieri mattina era al lavoro per recuperare il recuperabile, ma il frutto già maturo per essere raccolto non c’era praticamente più. Il lavoro di un anno perso così. Alla fatica di dover ripartire c’è la rassegnazione di chi non si fida di incentivi o fondi che potrebbero arrivare (quando arrivano) in tempi lunghissimi. Perché gli agricoltori l’unico tempo che possono tollerare è quello della natura, non quello della burocrazia.
A Senise anche l’azienda di Rocco Spagnuolo, in contrada Trafiola, è stata fortemente colpita. Ad avere la peggio, qui, è stata la coltivazione dei cereali. Anche Rocco si sfoga così: “sono bastati pochi minuti per vedere sfumare 12 mesi di duro lavoro”.

Fonte: Lasiritide.it