Car di Roma a caccia di nuovi spazi

Sold out il 98% delle aree, richieste anche dalla Gdo. I dati del bilancio 2017

Car di Roma a caccia di nuovi spazi
Il “sold out” è vicino e il Centro agroalimentare di Roma cerca spazi per crescere. Approvato un bilancio 2017 complessivamente positivo, il grande Mercato della capitale progetta lo sviluppo che passa dall’ampliamento esterno. I dati del documento contabile di Car Scpa - la società consortile proprietaria e conduttrice - mette in luce un fatturato di 17 milioni di euro, in linea con il dato dell’anno precedente; l’utile è di 561mila euro, quello ante-imposte supera il milione, mentre il patrimonio netto è di 53 milioni. In calo debiti (-3,2%) e oneri finanziari (-10%). Di 3,5 milioni di euro il margine operativo lordo. 

Gli spazi occupati dalle 400 aziende in affitto o in diritto di superficie che sono attive su 140 ettari sfiorano il 98% della superficie. E se finora l’impegno è andato nella direzione di elevare la redditività delle ultime porzioni con migliorie, nuovi servizi, adeguamenti e frazionamenti, linee innovative di marketing che hanno portato nel Car aziende come Dole, Almaverde, AgriBologna, Spreafico, ora si cercano sbocchi per venire incontro a richieste che - si sottolinea dal Car - provengono anche dalla media distribuzione legata al settore del fresco e freschissimo.   

Un Car che si propone quale “piastra polivalente” con servizi logistici, distributivi e manifatturieri, insomma, e che grazie ad un avviso pubblico ha chiesto e ottenuto manifestazioni d'interesse dai titolari di terreni vicini a quelli del Centro, disposti a cederli. Gli ampliamenti potrebbero interessare soprattutto il versante nord del recinto. E’ stata inoltre bandita una manifestazione di interesse per la concessione in diritto di un lotto di 24mila metri quadri in una delle ultime porzioni immobiliari ancora libere: il Cda ha accolto la richiesta delle due aziende che avevano espresso interesse. 



“L'ottimo bilancio 2017 assume più rilievo e valore alla luce della difficile fase attuale - dice il direttore generale di Car Scpa Fabio Massimo Pallottini - ed è stato ottenuto da una società pubblica che riconosce da sei anni utili di impresa ai suoi azionisti. Il Car ha proseguito il percorso di sviluppo avviato nel 2012 e ora ci troviamo di fronte il collo di bottiglia delle superfici ormai sature: la lista di attesa per i nuovi insediamenti aziendali è lunga e prestigiosa, siamo impegnati per ampliare le disponibilità immobiliari nel modo più rapido e limpido per non fermare la crescita dell’azienda e del territorio in cui opera”.

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