Mercati, i prezzi rientrano nei ranghi

Dopo l'exploit pre-pasquale giù asparagi e (soprattutto) fragole

Mercati, i prezzi rientrano nei ranghi
Passate le feste pasquali, nei Mercati si torna alla "normalità": il prezzo delle fragole, dopo aver raggiunto la doppia cifra nel caso di Sabrosa-Candonga, si è attestato questa settimana attorno ai 4,50-5 euro il chilo per il prodotto di maggior pregio, con quotazioni inferiori per le altre varietà. E oggi potrebbe esserci un ulteriore ridimensionamento. “La flessione, dopo l'exploit della scorsa settimana, era attesa, l'aumento dell'offerta ha inevitabilmente falcidiato i listini", commenta, dall’Ortomercato di Milano, Salvatore Musso dell'azienda Masterfruit. "Ancora sostenuti invece i prezzi degli asparagi che viaggiano attorno ai 6-7 euro il chilo, per quanto la tendenza, esattamente come per le fragole, sia al ribasso: per entrambi i prodotti si fa sentire soprattutto la concorrenza del prodotto di origine spagnola diffusamente presente con quotazioni decisamente più basse rispetto al Made in Italy”. "A mio avviso - annota Musso - servirebbe una politica di tutela dell'ortofrutta nazionale per difendere i produttori almeno nella fase iniziale, quando investono sulle primizie".



Trend analogo a Verona: “Fragole giù rispetto alla scorsa settimana, mentre gli asparagi tengono meglio le posizioni, soprattutto quelli bianchi”, la sintesi di Andrea Saturnini, grossista che opera nel Centro agroalimentare veneto.

"Arriva molto più prodotto rispetto alla fine di marzo e quindi i prezzi sono in calo", conferma dal Centro agroalimentare di Roma l'imprenditore Riccardo Pompei, che definisce necessario l'assestamento delle quotazioni dopo una fase di fibrillazione. "Nel giro di un paio di giorni - spiega il grossista - le fragole sono scese sensibilmente toccando i 4 euro il chilo nel caso di Candonga e per domani (oggi per chi legge, ndr) è prevedibile un ulteriore ridimensionamento". In flessione pure gli asparagi "per i quali - prosegue Pompei -registriamo una certa confusione legata all'origine: il prodotto campano è poco richiesto, lavoriamo soprattutto con gli asparagi della Sardegna mentre si è in attesa dell'ingresso in scena delle referenze laziali. E la prossima settimana, potrebbe debuttare anche l'ortaggio di provenienza veneta". Decisamente sopra la media, al Car, alcune referenze "tipiche": le fave ("ben oltre 2 euro il chilo"), i piselli ("4 euro") e i fagiolini ("9-10 euro").  

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