Lavoro agricolo, le proposte della Fai Cisl

Lavoro agricolo, le proposte della Fai Cisl
“Accanto a filiere innovative, internazionalizzate e ben connesse al sistema di rappresentanza esiste una costellazione di realtà marginali, in cui proliferano aguzzini e organizzazioni criminali. Le nostre priorità riguardano affidamenti decisivi su tre aree: contrasto al caporalato, sostenibilità sociale e governo del mercato del lavoro". Così Luigi Sbarra, Segretario generale della Fai Cisl, intervenuto a Padova nell’ambito di un convegno sulle agromafie, organizzato da Libera e Cisl.

"Primo - ha aggiunto il sindacalista - la piena attuazione delle leve sociali introdotte dalla Legge 199, con l’attribuzione di funzioni reali alla Cabina di regia e sgravi per le imprese che aderiscono alla Rete di qualità e il rifinanziando strutturale del Protocollo Uscita dal Ghetto. Secondo: puntare sulla sostenibilità sociale, con ammortizzatori sociali universali, rilancio delle politiche attive, retribuzioni più dignitose per il lavoro occasionale e il riconoscimento dello status di lavoro usurante per i braccianti. La terza sfida è di carattere contrattuale, e riguarda l'opportunità di dar vita sui territori e a livello nazionale a un sistema contrattuale innovativo, che si agganci alla nuova legislazione assicurando, anche mediante la bilateralità, una gestione del mercato del lavoro agricolo più efficace e partecipativa”.

Fonte: Cisl