Frutti antichi per confetture creative

Frutti antichi per confetture creative
Donne e imprese che lasciano il segno in agricoltura. Donne che sanno essere creative, che sanno innovare. Donne capaci di reinventarsi e creare da sole il loro lavoro. Mondo Agricolo vuole raccontare la storia di alcune di loro, le Donne di Confagricoltura.

Il “sogno americano” di Maddalena Giandomenico si è realizzato in Veneto, in provincia di Treviso. Dopo essersi laureata in architettura negli Stati Uniti e aver lavorato sempre negli States come interior design è tornata sui suoi passi. Essere una creativa l’ha aiutata e ha dimostrato di saper innovare anche nella sua nuova professione di imprenditrice agricola: oggi, come titolare dell’azienda frutticola Le Monfumine, aperta nel 2013, scopre e rimette in produzione frutti antichi o particolari come la melagrana dolce, la giuggiola, la melopera, la mela rosa di Monfumo, la ciliegia a pasta bianca o i kiwi rossi. Ma non solo: per chiudere il ciclo l’imprenditrice trasforma la frutta in confetture.



“Faccio degli abbinamenti in chiave creativa – spiega - proponendo gusti innovativi come pesca bianca e rosmarino, melograno e pistacchio, more di gelso e scorzette  di limone, prugna e menta. Ad oggi - spiega - abbiamo 18 referenze con le quali posso far conoscere o riscoprire sapori nuovi che non si trovano comunemente nella Gdo e rappresentano un nicchia di valore della frutticoltura anche in un’ottica di mantenimento della biodiversità”.
Il frutteto si estende su circa 4 ettari di superficie, a cavallo tra due regioni, Veneto e Friuli Venezia Giulia, viene coltivato secondo il disciplinare dell’agricoltura biologica e  da quest’anno è anche certificato.

Maddalena Giandomenico ha ricevuto il premio di primo insediamento del Programma di sviluppo rurale dedicato ai giovani che si insediano per la prima volta come titolari d’azienda.
“Vengo da un altro ambiente, ma quando ho deciso di mettere a frutto la terra, che era una proprietà di famiglia - aggiunge - Confagricoltura mi ha subito sostenuto. Tutte le confetture che produco contengono esclusivamente frutta raccolta in azienda, quindi offro il massimo della filiera controllata”.

Anche per questo la produzione di confetture è variabile, compresa tra i 10 mila dei 15 mila vasetti l’anno, a seconda dell’andamento stagionale. Le confetture vengono commercializzate a gastronomie di alta gamma, enoteche e negozi specializzati che si posizionano in una fascia premium. “Siamo presenti in molte regioni e stiamo cominciando anche ad esportare in Europa - sottolinea l’imprenditrice -. La dimensione medio piccola non è comunqueun limite perché consente anche di mantenere sostenibile l’azienda sotto tutti gli aspetti”.

Fonte: Confagricoltura