Genova, irregolarità in una rivendita di ortofrutta su due

Genova, irregolarità in una rivendita di ortofrutta su due
Gli agenti del Reparto commercio e dei distretti territoriali della polizia municipale di Genova sono intervenuti a partire da alcune segnalazioni arrivate al sindaco e hanno controllato una serie di attività di ortofrutta nei quartieri di Sampierdarena, Cornigliano e Certosa. I numeri parlano di una percentuale di irregolarità e abusivismo che si aggira attorno al 50% dei controlli effettuati. A Sampierdarena, in particolare, su 50 esercizi sono state riscontrate 22 irregolarità, soprattutto occupazioni irregolari di suolo pubblico. A Certosa le attività oggetto di monitoraggio sono state 14: durante i primi controlli a 7 attività sono state elevate sanzioni, sempre per occupazioni del suolo non autorizzate. A Cornigliano, su 6 esercizi 4 sono stati sanzionati.

Da inizio anno, comunica l'assessorato al Commercio, sono stati fatti sequestri su 6 furgoni di vendita abusiva per un 800 chili di merce poi donata in beneficenza. "Sugli abusivi la nostra intenzione è quella di porre finalmente una regolamentazione seria ad un comparto in sofferenza, proprio a causa dei tanti irregolari, nonchè dei concorrenti che non rispettano le regole. Attualmente sono allo studio modifiche alla normativa per far si che questa situazioni di abusivismo possano trovare definitiva soluzione".

Poi l'assessora Bordilli parla dell'ordinanza di Sampierdarena contro l'alcol. "Sampierdarena e tutto il Centro Ovest meritano un'attenzione particolare. L'abbiamo già mantenuta in questi due mesi, garantendo un controllo costante sul territorio. E soprattutto costruendo le basi per iniziare a dare segnali forti di tolleranza zero verso tutte quelle realtà che hanno abusato della pazienza dei residenti, creando disagi anche ai commercianti che lavorano nella legalità e rispetto delle regole. C'è l'impegno nella notta contro circoli fuorilegge. Abbiamo allungato i tempi della prima chisura e al secondo sgarro diventano definitive".

Fonte: La Repubblica