Blocchi alla circolazione, autotrasportatori inferociti

La Fiap: «Siamo oggetto di scherno da parte dei colleghi europei»

Blocchi alla circolazione, autotrasportatori inferociti
Traffico stradale rallentato, ordinanze a macchia di leopardo che limitano la circolazione, treni in ritardo più del solito... La neve ha avuto i suoi riflessi sui trasporti italiani. Ma, salvo qualche zona, è lecito parlare di emergenza neve sul fronte della logistica?

"Ho decine di amici che svolgono il mestiere in tutta Europa - ha detto Massimo Bagnoli, imprenditore nel campo dell'autotrasporto e presidente della Fiap - e sono oggetto di scherno per questi provvedimenti che paralizzano e creano disagi al tessuto economico del Paese. Un collega olandese mi ha chiesto per tre volte se era vero che non si poteva circolare a causa neve o se era uno scherzo. Dopo aver ricevuto come risposta che non era uno scherzo mi ha chiesto, preoccupato, quanta neve ci fosse. Ho avuto vergogna a rispondergli e, soprattutto, non gli ho detto quali sono i criteri che portano alla sospensione della circolazione dei mezzi pesanti".



Le varie ordinanze emesse dai prefetti, secondo il numero uno della Fiap, hanno causato "oltre all’incalcolabile danno economico alle imprese, un danno d’immagine al Paese altrettanto grave e che non penso ci meritiamo. Le operazioni di filtraggio ai caselli autostradali ci ha mortificato. Ha mortificato chi, nonostante tutto, vuole rimanere ligio alle regole. Non permettere l’ingresso a furgoni di 35 quintali di peso complessivo non ha motivazioni se non l’esercizio del potere in maniera arrogante e da incompetenti. Ho ricevuto decine di messaggi contenenti insulti ed invettive verso le associazioni da parte di autotrasportatori imbufaliti e, devo dire, con mille ragioni. Oggi tutti i presidenti manifestano una indignazione mediatica che domani sarà scomparsa ed andrà a fare il paio con l’indignazione per l’ingiustificato aumento dei pedaggi autostradali, già archiviata, e non sono passati neppure due mesi dall’inizio dell’anno".



Per Bagnoli si dovrebbe procedere con "una class action che richieda i danni ai prefetti ed alle società di gestione autostradale. Mentre sto scrivendo vedo il sole fuori dal mio ufficio e le strade pulite, i miei camion li ho dotati di catene e gomme termiche ma, incredibilmente, non posso circolare. Ma è un Paese normale questo? Ma non è ora di dire basta? Comincio a pensare che bisogna prendere questi fermi forzati come prove generali per un bel fermo dell’autotrasporto che serva a ridare dignità al settore e che ci tolga da questa assurda sudditanza dove degli incompetenti totali che, spesso - conclude il presidente Fiap - quando sentono la parola lavoro debbono consultare un dizionario per comprenderne il significato ma che hanno il potere di creare tanti danni. Gratis per loro".

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