Attualità

Burian, il gelo fa paura da Nord a Sud

Mercuri (Aci): «A rischio il 60% del prossimo raccolto dell'Italia»

L'ondata di freddo siberiano "Burian" è arrivata sull'Italia, portando nevicate fino a quote di pianura e nelle coste (soprattutto del versate adriatico), un brusco abbassamento delle temperature e le prime difficoltà nelle consegne di prodotti deperibili. Le nevicate ieri hanno coinvolto circa 1500 chilometri della rete stradale, in particolare nelle regioni del Nord e del Centro. E così la Società autostrade ha già predisposto un piano anti neve. Ma la coltre bianca si è vista anche in Puglia, Campania, Basilicata e Calabria.

"Nell'areale di Foggia - racconta Giorgio Mercuri, presidente dell'Alleanza delle cooperative agroalimentari e presidente di Confcooperative Foggia - è arrivata la prima neve di stagione. Le quantità più elevate si segnalano nell'Appennino Dauno e nel Gargano, ma anche tutta la pianura del Foggiano è stata ricoperta dalla neve".

"Ciò che preoccupa il settore agricolo, però, non è la neve, che alimenta le falde acquifere, ma il freddo successivo a questo fenomeno, in quanto tutte le coltivazioni sono in stato vegetativo avanzato. Nel Nord della Puglia, ad esempio, verdure come il cavolo broccolo, il carciofo e il finocchio sono in piena produzione, mentre i mandorli sono fioriti da almeno quindici giorni. Per l'asparago, poi, avremo sicuramente un rallentamento sull'inizio della raccolta. Se le temperature nei prossimi giorni scenderanno sotto i -5 o -6 gradi centigradi, i produttori potranno subire molti danni".

E questo vale anche per le altre regioni d'Italia più interessate dal maltempo, come l'Emilia-Romagna, le Marche e l'Abruzzo, con i loro frutteti già in fiore. "In questo momento - sottolinea Mercuri - siamo nella fase di apertura del bocciolo. Se è vero che si scenderà sotto -11 gradi centigradi come dicono le previsioni meteo, l'Italia rischia di perdere il 60% del prossimo raccolto primaverile ed estivo".

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