Caporalato, lo scorso anno 31 arresti in Italia

I dati del primo Rapporto sull'attività di vigilanza dell'Ispettorato del lavoro

Caporalato, lo scorso anno 31 arresti in Italia
Nel corso del 2017 l'Ispettorato nazionale del Lavoro (Inl) ha effettuato ben 7.265 ispezioni ad aziende del settore agricolo che hanno portato all'accertamento di 5.222 lavoratori irregolari, di cui 3.549 in nero, con un tasso di irregolarità superiore al 50%. Particolarmente significativi sono i numeri che riguardano l'attività finalizzata ai reati di caporalato: si segnala, in particolare, il deferimento di 94 persone all'autorità giudiziaria, delle quali 31 in stato di arresto e l'individuazione di 387 lavoratori "vittime di sfruttamento". I provvedimenti di sospensione dell'attività imprenditoriale sono stati invece 360, dei quali 312 revocati a seguito di regolarizzazione.

I risultati, contenuti nel primo "Rapporto sull'attività di vigilanza" redatto dall'Inl, escludono la Sicilia e le aree di Trento e Bolzano dove i controlli sono di competenza della Regione e delle due province autonome.

''I dati sono allarmanti - ha commentato all'Ansa Ivana Galli, segretaria generale Flai Cgil nazionale - e ci dicono come il contrasto al caporalato e allo sfruttamento in agricoltura sia elemento fondamentale per un settore ancora fortemente aggredito da tali fenomeni. Alcuni numeri, però, dimostrano anche come con le nuove norme non ci si sia fermati alla sola azione repressiva ma anche a percorsi di regolarizzazione''.

Secondo Galli "il Protocollo Cura Legalità-Uscita dal ghetto, che ha determinato un'importante azione mirata al contrasto al caporalato nel settore agricolo in alcune aree del Paese, dovrebbe essere rinnovato, rilanciato sui territori e rifinanziato''.

Nelle scorse settimane, tra l'altro, l'Inl ha evidenziato che quest'anno concentrerà l'attività di vigilanza proprio su caporalato e lavoro nero. Il Governo, intanto, si è già attivato per richiedere l'assunzione di 150 nuovi ispettori.

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